Oltre un anno fa la presentazione degli esposti da parte di Italia dei valori e Un’altra storia. Gli ispettori della Chinnici completeranno il lavoro con la parte economico-contabile
PALERMO – C’è attesa per gli esiti dell’ispezione che l’assessorato regionale per le Autonomie locali ha appena completato al Comune di Palermo. L’attività ispettiva si è conclusa e a confermarlo è stato lo stesso assessore Caterina Chinnici, che in una nota ha precisato che al momento non esiste “alcun provvedimento a carico dell’amministrazione comunale”, in quanto “la relazione finale non è stata ancora depositata perché manca la parte economico-contabile”. L’assessore conclude annunciando che “sarà l’ufficio ispettivo del dipartimento regionale delle Autonomie locali non appena la relazione sarà completa, a istruirla e proporre eventuali provvedimenti all’assessore”.
Gli ispettori, dirigenti regionali incaricati oltre un anno fa, sono Luciana Giammanco, Giuseppe Petralia, Salvatore Pirrone e Mariano Pisciotta. Sono stati loro a svogere l’attività di verifica presso gli uffici comunali, analizzando i documenti amministrativi e contabili, per accertare la regolarità – o meno – di una serie di atti, prendendo spunto dagli esposti presentati alla fine del 2009 dai consiglieri comunali di Italia dei Valori e di Un’altra storia.
In particolare il documento di Idv segnalava 32 presunte omissioni e violazioni di legge. “Gravi illegalità compiute dalla giunta Cammarata”, aveva dichiarato ai tempi il portavoce nazionale di Idv, Leoluca Orlando, nel presentare l’esposto, chiedendo alla Regione la rimozione del sindaco.
Le presunte illegittimità sulle quali hanno indagato gli ispettori regionali spaziano in vari settori dell’attività amministrativa e prendono in esame anche episodi sui quali si è già espressa la Corte dei Conti.
Ecco alcuni fatti, tratti dal corposo documento di Idv: “condanna del sindaco per danno erariale a seguito di affidamento ingiustificato di incarichi a consulenti esterni; rinvio a giudizio per violazione della normativa ambientale sul tasso di smog; mancata presentazione al Consiglio comunale della relazione periodica del sindaco così come prescrive la legge; sistematica e reiterata violazione dei termini di risposta agli atti ispettivi dei consiglieri comunali; g) mancata esecutività di delibere approvate dal Consiglio comunale; mancanza del Piano Urbano del Traffico; sentenza TAR sull’aumento illegittimo della Tarsu; aggravio situazione finanziaria del Comune causata dalla vicenda Ztl (mancato introito oltre all’aggravio per il rimborso a seguito della sentenza del Tar); assunzioni per chiamata diretta nelle aziende municipalizzate; gravi violazioni di legge con riferimento a delimitazione territoriale circoscrizione Autorità Portuale e incompetenza della stessa; reiterata violazione di termini di legge per la presentazione in consiglio comunale di documenti finanziari (bilanci, consuntivi, determinazione di tariffe); gravi anomalie e disfunzioni, con impropri espedienti contabili, tali da incidere negativamente sugli equilibri di bilancio, come riscontrati in tutti gli accertamenti effettuati dalla Corte dei Conti dal 2006 al 2008; aumento costante e abnorme dei debiti fuori bilancio; perdite Gesip; utilizzo dei fondi di riserva in aperta violazione delle finalità degli stessi; continui disallineamenti tra i crediti vantati dalle aziende partecipate e gli accertamenti; utilizzo improprio di risorse comunali per spot propagandistici ed elettorali del sindaco; illegittima assegnazione di spazi e loculi cimiteriali, in violazione delle disposizioni legislative e regolamentari, in favore di soggetti ‘titolati’ ma non “titolari” del relativo diritto”.
Moltissimi gli spunti sul tavolo. Si attende adesso di conoscere quanti di questi si trasformeranno in nuove gatte da pelare per il sindaco Cammarata.