Gli stessi che "ritoreranno a casa", a riempire gli stadi. Il pubblico che infatti siederà al Mapei Stadium, teatro della finale di Coppa Italia, avrà una deroga al coprifuoco.
Le nuove colonne d’Ercole fissate dalla pandemia – oltra la paura del contagio e le restrizioni anticovid – hanno investito non solo lo spazio ma anche il tempo. E’ come se spazio e tempo, a causa del covid 19, si fossero eclissati nella nube di una uggiosa quotidianità, nella fattispecie nel grande corpo celeste dello sport; eppure, spiragli di normalità dal gusto pre pandemico, potrebbero già intravedersi oggi, al Mapei Stadium di Sassuolo, a Reggio Emilia.
Questa sera, infatti, nello stadio che abitualmente ospita le partite casalinghe del Sassuolo, Atalanta-Juventus disputeranno la finale di Coppa Italia. E, in un ritrovato connubio spazio-temporale ecco di nuovo il pubblico allo stadio.
Con il dovuto distanziamento, certo; con una percentuale d’ingressi ridotta, è ovvio, perché sarà ammesso solo il 20% dei tifosi, cioè circa 4.300 spettatori. E gli stessi dovranno rispettare i dettami dell’app gratuita Mitiga, promossa dalla Serie A, per un ingresso sicuro.
Ma, occorre ripeterlo: ecco di nuovo i tifosi allo stadio. E a proposito delle colonne d’Ercole relative al coprifuoco: deroghe per i tifosi che seguiranno il match (Atalanta-Juventus avrà inizio alle ore 21.00 CET). E anche dopo il triplice fischio del direttore di gara – arbitrerà Davide Massa di Imperia – sarà suggestivo per i tifosi tornare a casa guidando per una Sassuolo deserta, dove solo una delle due compagini festeggerà per la vittoria del trofeo.
Ma forse, occorre dirlo, rivedere i tifosi allo stadio è già una vittoria per tutto il calcio italiano.
Gioacchino Lepre