Sicilia? Non è un paese per giovani - QdS

Sicilia? Non è un paese per giovani

Sicilia? Non è un paese per giovani

mercoledì 05 Ottobre 2011

Secondo lo Svimez, l’Isola tra il 2000 e il 2009 ha registrato la migrazione verso il Nord di 23.700 ragazzi. Secondo l’Istituto nei prossimi 20 anni si assisterà ad un’ulteriore perdita del 25%

ROMA – Un vero e proprio esodo demografico colpisce le regioni del Sud, e fra queste la Sicilia. Ad abbandonare l’Isola sono i giovani che in 23.700 hanno lasciato la Sicilia nel periodo compreso tra il 2000 e 2009. E l’esodo non tende ad arrestarsi. Lo rileva il Rapporto Svimez 2011(associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno) sulle regioni del Sud, che fotografa una realtà che poco sorprende. Riparte quindi il fenomeno migratorio dal Sud verso il Centro Nord con le città meridionali che si spopolano a vantaggio delle ricche aree del Nord. I numeri del resto non lasciano spazio ad alcun dubbio: in termini di Pil pro capite, il Mezzogiorno è passato dal 58,8% del valore del Centro-Nord nel 2009 al 58,5% del 2010.
Tra le più ricche nell’area meridionale si posiziona l’Abruzzo, con un Pil pro capite di 21.574 euro, inferiore comunque di circa 2.200 euro rispetto all’Umbria, la regione più “debole” del Centro-Nord. Seguono il Molise (19.804), la Sardegna (19.552), la Basilicata (18.021 euro), la Sicilia (17.488), la Calabria (16.657) e la Puglia (16.932). La regione più povera è la Campania, con 16.372 euro.
Tornando al dato decennale (2000-2009), delle 583 mila persone che hanno abbandonato il Mezzogiorno, ben 108 mila sono partite dalla città di Napoli. L’esodo è stato molto rilevante anche da Palermo (-29 mila), Bari e Caserta (-15 mila), Catania e Foggia (-10 mila). Colpiti anche Torre del Greco (-19 mila), Nola ed Aversa (-11 mila) e Taranto (-13 mila).
Di riflesso sono cresciute Roma (+66 mila), Milano (+50 mila), Bologna (+31 mila), Reggio Emilia, Parma e Modena (+13 mila), Bergamo e Torino (+11 mila), Firenze e Verona (+10 mila). 
Nel dettaglio, secondo Svimez, nei prossimi venti anni il Mezzogiorno perderà quasi un giovane su quattro, mentre nel Centro-Nord oltre un giovane su cinque sarà straniero. Nel 2050 gli under 30 al Sud passeranno dagli attuali 7 milioni a meno di 5, mentre nel Centro-Nord saranno sopra gli 11 milioni. A quella data, inoltre, ci sarà il sorpasso: la quota di over 75 sulla popolazione complessiva passerà al Sud dall’attuale 8,3% al 18,4% nel 2050, superando il Centro-Nord dove raggiungerà il 16,5%.
Secondo Svimez, ci sono alcune aree che mostrano potenzialità di sviluppo come filiere territoriali logistiche rivolte “all’internazionalizzazione delle produzioni ed alla maggiore apertura ai mercati esteri”: come dell’Abruzzo meridionale; del basso Lazio e dell’alto Casertano e della Sicilia orientale con Catania in testa.

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