Catania, mobilità e sosta, nasce l’Amts - QdS

Catania, mobilità e sosta, nasce l’Amts

Catania, mobilità e sosta, nasce l’Amts

giovedì 27 Maggio 2021

La nuova società conterà 780 dipendenti e avrà un’unica governance, che secondo indiscrezioni potrebbe coincidere con l’attuale dell’Amt. L’assessore Bonaccorsi: “Risparmieremo un milione di euro all’anno”

CATANIA – Un notevole risparmio annuale ma soprattutto un’unica azienda che si occupi della mobilità cittadina. Martedì sera, con 21 voti favorevoli e quattro astenuti, il Consiglio comunale ha dato il via libera allo statuto della costituenda Amts, Azienda metropolitana trasporti e sosta Catania S.p.A., nuova società nata dalla fusione di Amt e Sostare, che si occupano rispettivamente del trasporto pubblico nell’area urbana metropolitana e della sosta delle auto su aree pubbliche oltre ad alcuni servizi connessi alla mobilità.

Un obiettivo, si legge nella nota stampa inviata da Palazzo degli Elefanti, che “rientra nell’ambito del piano di riorganizzazione delle società partecipate con gestione in house, secondo l’indirizzo già espresso con la delibera della Giunta Pogliese, con la quale è stato adottato il bilancio stabilmente riequilibrato per gli anni 2019/2023.

La nuova società conterà 780 dipendenti, avrà un’unica governance – che, secondo rumors dovrebbe restare quella in forza attualmente all’Amt – punterà a ottimizzare le aree di operatività con la costituzione di un comparto unico destinato ad operare nel settore mobilità, senza intaccare l’esercizio lavorativo dei dipendenti che saranno garantiti mantenendo i diritti già maturati”.

“Ringrazio – ha detto il sindaco Pogliese – il Consiglio comunale che per la gran parte ha dato il suo contributo propositivo nell’interesse della collettività. Con una certa dose di orgoglio rivendichiamo che dopo anni di tentativi falliti, la nostra amministrazione e il consiglio comunale si è riusciti a garantire il futuro delle aziende partecipate, nell’ottica della buona gestione della cosa pubblica secondo principi di semplificazione e ottimizzazione delle risorse. Amts sarà un pilastro della vita amministrativa cittadina.

Lo scorso 20 novembre i Consigli di amministrazione delle due aziende partecipate hanno deliberato la fusione in un’unica società, con la previsione contenuta nello Statuto dell’Amts dell’inalienabilità delle quote azionarie che dunque rimarranno strettamente sotto il controllo pubblico. Il prossimo passo, sarà la concertazione sindacale e poi la nuova società sarà operativa.

Come spiegato dall’assessore alle Partecipate, Roberto Bonaccorsi. “Una volta finita la contrattazione sindacale – ha sottolineato – per cui la norma prevede 25 giorni di tempo, la fusione diventa operativa e si formalizza la nuova società”. Bonaccorsi ha evidenziato il valore dell’atto di fusione in chiave di mobilità cittadina. “Avremo uno strumento unico, un unico soggetto giuridico – ha detto: non ci saranno più alibi per cambiare mobilità. Era un dovere nei confronti della città, senza sottovalutare i risparmi e vantaggi economici che valgono circa un milione di euro l’anno, ma l’intenzione è migliorare la mobilità”. Bonaccorsi rassicura anche sul futuro dei dipendenti: “Sono garantiti al massimo – ha aggiunto – la parte più importante del progetto di fusione riguarda proprio la forza lavoro. Nessuno vuole toccare alcun diritto”.

I principali benefici economici e gestionali della fusione tra le società, si legge ancora nella nota, sono rappresentati “dalla neutralità fiscale dell’operazione; la riduzione dei costi amministrativi, gestionali e organizzativi attraverso la concentrazione delle relative funzioni; l’aumento dei ricavi derivanti da sbigliettamento e abbonamenti, sia relativamente ai titoli di viaggio da trasporto che da sosta, anche in relazione all’emanazione di nuovi titoli integrati, riducendo la quota di contribuzione pubblica necessaria alla sostenibilità del trasporto pubblico locale; la gestione unitaria delle aree di sosta, sia dei parcheggi scambiatori che su pubblica via, con il conseguente efficientamento del servizio; la semplificazione della struttura e la razionalizzazione delle risorse, con la gestione coordinata ed efficiente dei servizi cittadini di mobilità delle persone”.

E di grande risultato, ha parlato anche il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Castiglione: “Le commissioni hanno fatto un ottimo lavoro – ha affermato – e ieri, nonostante qualche tentativo di rallentare l’iter, la delibera è stato approvata”.

Particolare attenzione alla futura governance l’ha richiesta il gruppo di Grande Catania. “Occorre un management di livello – ha detto – perché quanto stabilito è un punto di partenza e non di arrivo. Questa nuova partecipata va inserita in un disegno di mobilità generale che speriamo presto l’amministrazione porti in aula” – ha concluso il capogruppo Sebi Anastasi.

Ugl: “Ma è mancata la concertazione tra l’Amministrazione e i sindacati”

CATANIA – “Prendiamo atto che, nella serata di martedì, il Consiglio comunale in prima convocazione ha dato il via libera allo statuto per l’istituzione della nuova società per la mobilità cittadina, che nascerà dalla fusione per incorporazione di Sostare in Amt. Si tratta di un procedimento dovuto, in quanto espressione di un indirizzo politico per la razionalizzazione delle partecipate, che rappresenta senza alcun dubbio una svolta nella dinamica economica e gestionale delle stesse. Fino ad oggi, però, è mancata la giusta concertazione tra la parte proprietaria delle società che si fonderanno ed i rappresentanti dei lavoratori e la convocazione dell’Amministrazione, prevista per il giorno antecedente alla riunione del Consiglio, non è altro che la prova provata di un andazzo non certamente costruttivo nei confronti dei sindacati”. Lo dichiarano per la Ugl di Catania il segretario territoriale Giovanni Musumeci ed i segretari provinciali delle federazioni Autoferrotranvieri e Terziario, Giuseppe Scannella e Carmelo Catalano.

“A questo punto – proseguono – visto che adesso, dopo l’effettiva costituzione della nuova Azienda, bisognerà tracciare tutto il percorso organizzativo–sindacale auspichiamo un veloce cambio di passo nelle relazioni sindacali. Ci sarà infatti da discutere quello che concerne l’applicazione dello statuto e, in particolare, tra tutti l’aspetto relativo alla confluenza contrattuale ed all’organigramma societario, con la definizione dei nuovi ruoli. Soprattutto per quanto riguarda i lavoratori di Sostare che andranno ad operare nella nuova realtà di Amt. Ci aspettiamo, quindi, dal sindaco Salvo Pogliese un incontro in tempi rapidissimi per iniziare a confrontarci in un apposito tavolo tecnico su un cronoprogramma, in modo tale da poter arrivare entro la fine dell’estate all’avvio della nuova Azienda metropolitana trasporti e sosta, nell’interesse prioritario dei lavoratori”.

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