Il governatore ha "stigmatizzato il lungo tempo trascorso affinché l'Europa trovasse una soluzione convergente".
“L’Unione europea non sia cinica e si faccia carico della immane tragedia della migrazione nel Mediterraneo invece di girarsi dall’altra parte. Non potete lasciare da sola la Sicilia“. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ascoltato in videoconferenza dalla commissione Libe, presieduta da Lòpez Aguilar. Il governatore ha “stigmatizzato il lungo tempo trascorso affinché l’Europa trovasse una soluzione convergente”.
“La discussione ed il confronto – ha detto – sono il lievito della buona politica, ma non si può discutere in eterno. C’è un termine entro il quale la politica deve decidere! In questa estate moriranno tante altre persone in quella maledetta rotta del Mediterraneo, soprattutto donne e bambini. E’ una tragedia annunciata. E magari dopo qualcuno avrà il coraggio di venire dalle nostre parti per ostentare dolore di fronte alle bare dei migranti allineate”.
Musumeci ha poi osservato come “soltanto una minoranza di chi approda sulle coste siciliane sia fatta da rifugiati”, “il resto – ha aggiunto il governatore dell’Isola – è gente che cerca una vita migliore”. Per questo ha “esortato i vertici europei ad aprire un confronto con i Paesi del Nord Africa, a rilanciare la politica di cooperazione economica e sociale con i Paesi africani d’origine dei migranti” proprio “per impedire che tanti giovani debbano lasciare la loro terra avara andando spesso incontro alla morte”.
Intanto oggi dodici tunisini, fra cui 2 donne e 3 minorenni, sono sbarcati su molo Favarolo di Lampedusa. Erano su un barchino di cinque metri che è stato avvistato a due miglia a Sud dell’isola dai militari della Guardia di finanza. Il gruppetto, dopo un primissimo controllo sanitario, è stato portato all’hotspot dove gli ospiti sono diventati adesso 23.