Servizi pubblici. Disapplicato l’art. 23 bis della legge 133/2008.
158 pareri Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha rilasciato 158 pareri in materia di “affidamento in house” ma nessuno di questi è stato richiesto da un ente siciliano.
La concorrenza. Le imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale o di monopolio fiscale sono sottoposte alle norme dei trattati, e in particolare alle regole di concorrenza.
Massima liberalizzazione, riduzione degli affidamenti in house, concorrenza nella scelta del socio privato nelle società miste, affidamento degli appalti tramite gare pubbliche e riduzione dei costi per la pubblica amministrazione.
Tutto questo chiede il legislatore nazionale nella gestione dei servizi pubblici locali, a partire dalla legge 287/90 istitutiva dell’Autorità Antitrust, e fino ai nostri giorni con l’art. 23 bis della legge 133/2008 che impone la pubblicità dell’affidamento in house e la richiesta di parere all’Antitrust. Ma tutto questo è ignorato dalle amministrazioni siciliane, infatti nella banca dati dei pareri sugli affidamenti in house dell’Antitrust non c’è traccia di enti siciliani. (
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