Le parole di Franco Andaloro, presidente WWF Sicilia, Manuela Leone, presidente Rifiuti zero Sicilia, e Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia.
“Con il bando pubblicato per la realizzazione di due inceneritori, il governo Musumeci getta la maschera e pubblicamente ammette di essere incapace e miope. Questa decisione, che sancisce il suo fallimento nella gestione dei rifiuti, fa piombare la Sicilia nel medioevo. Musumeci decide di non decidere: niente nuovi impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti, niente chiusura delle discariche, niente potenziamento della differenziata. In un’Europa che decide di uscire dall’incenerimento, la Sicilia imbocca la strada opposta, che, lo ribadiamo da anni, non servirà a niente”.
Lo dicono Franco Andaloro, presidente WWF Sicilia, Manuela Leone, presidente Rifiuti zero Sicilia, e Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia.
“L’obiettivo “discarica zero” grazie agli inceneritori non è credibile – aggiungono – fermerebbe la raccolta differenziata, rallenterebbe la raccolta domiciliare dei comuni già in difficoltà per la mancanza di impianti a cui conferire la differenziata e si produrrebbe comunque dal 22 al 27% di scorie speciali da smaltire in qualche nuova discarica.
La costruzione e la loro messa in funzione richiederebbero almeno 7 anni; sarebbe molto più onerosa di altre soluzioni e non si ripagherebbe prima di 20 anni. Lanciamo una mobilitazione che non riguarda solo gli ambientalisti, ma tutti i siciliani che non vogliono vedere bruciato il loro futuro insieme ai rifiuti”.