Finanze. Nessuna pianificazione dai Comuni isolani.
Proroghe. Il ministero dell’Interno ha prorogato, anche quest’anno, il termine per l’adozione al 30 giugno: nessuno dunque è ancora colpevole, ma cittadini e imprese attendono risposte.
Difficoltà. Oltre alle solite lungaggini e alle polemiche politiche, gli enti locali isolani si trovano ad affrontare i vincoli del Patto di stabilità e i sempre maggiori tagli di trasferimenti da Stato e Regione.
CATANIA – Bilancio preventivo? Per i Comuni isolani è un illustre sconosciuto: si è infatti concluso marzo, ma dei nove Capoluoghi siciliani nessuno ha ancora approvato l’indispensabile documento di programmazione finanziaria, nonostante il Tuel (D.Lgs 267/2000) ne fissi il termine di adozione al 31 dicembre dell’anno precedente. Nessun dirigente e amministratore può ancora dirsi colpevole, dato che il ministero dell’Interno ha prorogato tale scadenza al 30 giugno 2011: resta però il fatto che a quella data sarà già stato sprecato un semestre per una buona e tempestiva pianificazione economica degli enti, e ciò nonostante cittadini e imprese attendano risposte immediate per uscire dalla crisi.
Antiche tare della Pa siciliana, un Patto di stabilità sempre più stringente e feroci tagli dei trasferimenti contribuiscono a questo pessimo primato. (
continua)