C’è una falla nella nuova legge che riscrive i rapporti tra le amministrazioni e il pubblico. Chinnici: “Provvedimenti a breve”. Tra le novità, Cad e incentivi alla produttività
PALERMO – “Chi sbaglia paga”. Sono le parole del presidente Raffaele Lombardo, indirizzate a chi pensa di bloccare la macchina burocratica efficiente su cui è salita la Regione con la legge sulla semplificazione amministrativa. Una norma del governo votata la scorsa settimana all’unanimità dall’Ars.
Lombardo le ha pronunciate venerdì a Palazzo d’Orleans, alla presentazione del provvedimento ai giornalisti. La legge riscrive il dialogo tra le amministrazioni e, tra queste e il pubblico, per velocizzare l’incontro domanda-offerta e la ripresa economica del territorio.
Ci sono percorsi più veloci con il Suap, Sportello unico delle Attività produttive e con la segnalazione certificata di inizio attività (Scia). La Regione abbandona l’etichetta di “ente lumaca”.
E per chi non applicherà la norma: “Saranno presi provvedimenti consequenziali”, ha detto il presidente.
Le sanzioni però non sono state ancora individuate, ma è questione di giorni. Lo ha affermato l’assessore alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali, Caterina Chinnici che ha proposto la legge. “Le sanzioni saranno oggetto di regolamento – ha detto – Ne sono previste di tipo disciplinare, amministrativo, dirigenziale e pecuniarie. Fanno parte della seconda fase del nostro lavoro che è iniziata questa settimana”.
I Comuni avranno un ruolo importante nell’ambito della legge. “Emaneremo specifiche direttive per assicurare il buon funzionamento dei servizi – ha spiegato Chinnici – E organizzeremo anche un sistema di controllo per verificarne qualità ed efficienza”.
La norma incentiva il personale che contribuisce a migliorare la qualità dei servizi con strumenti per la valorizzazione del merito e della produttività. Viene adottato il Cad, il Codice dell’amministrazione digitale con il Piano per l’innovazione tecnologica della Regione (Pitre). Un programma che sarà la “riscrittura delle procedure informatizzate per renderle più efficaci, efficienti e trasparenti, quindi esenti da condizionamenti mafiosi”, ha detto l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, che sta preparando il documento. Viene recepito il Codice Vigna per contrastare la corruzione e l’infiltrazione mafiosa.
Ecco alcune novità sui tempi dei provvedimenti amministrativi: entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, le amministrazioni dovranno rivedere i procedimenti e individuare i termini di conclusione dell’atto, che non dovranno superare 60 giorni. Per le procedure complesse il termine sarà di 150 giorni. In caso di inerzia degli enti la conclusione avverrà non oltre 30 giorni. Per i funzionari inadempienti c’è la responsabilità disciplinare, amministrativa e dirigenziale.
Le ragioni di un mancato o ritardato provvedimento dovranno essere motivate e verificate. Organi interpellati per le consulenze e le valutazioni tecniche avranno l’obbligo di comunicare le ragioni di eventuali intoppi. E le amministrazioni dovranno risarcire il danno “ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza, dolosa o colposa, del termine per la conclusione del procedimento”.