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Catania – C’era una volta il centro storico ormai abbandonato a se stesso

Catania – C’era una volta il centro storico ormai abbandonato a se stesso

mercoledì 01 Dicembre 2010

La situazione tra vandalismo, sporcizia e il fallimento della Ztl, definita “un bluff” dagli abitanti della zona. Le proteste di residenti e commercianti: la sera i controlli non esistono

CATANIA – Se a ogni cittadino è concesso il diritto di riposare, in città questo diritto è spesso negato, almeno per chi vive nel centro storico, nella zona dei pub e di quella che era la Movida e che oggi rappresenta più una grande e irrisolta problematica che quell’attrattiva, tra le maggiori della città negli anni Novanta.
Da tempo, infatti, i residenti delle zone centrali, in cui sono concentrati pub e locali, segnalano alle autorità e all’amministrazione il perdurare dello stato di abbandono dell’area, l’impossibilità di riposare a qualunque ora della notte, l’assenza di controlli e l’inutilità di regole e ordinanze, imposte dall’amministrazione ma senza nessuno che le faccia rispettare. Il risultato sconfortante è che quella che dovrebbe essere il “salotto buono” della città, che dovrebbe fare girare l’economia e attrarre turisti, è diventata una zona invivibile, caotica e, alla chiusura dei locali, addirittura pericolosa.
Residenti ed esercenti si sono confrontati recentemente, insieme all’assessore comunale alle Attività produttive, Franz Cannizzo, in occasione di una seduta del Consiglio della I municipalità, proprio per cercare soluzioni condivise per salvare capra e cavoli: consentire ai gestori dei locali di continuare a operare e di cercare di creare quel valore aggiunto che caratterizzava la città di Catania in passato, da un lato, e impedire lo spopolamento del centro, dall’altro.
L’impossibilità di dormire, infatti, non è la sola problematica segnalata dai residenti. Al mancato riposo va aggiunta l’assenza cronica di parcheggi (molti di quelli riservati sono concessi come suolo pubblico ai pub, con il risultato che, alle otto di sera, i cittadini sono costretti a spostare le proprie automobili), l’ubriachezza molesta, lo spaccio di droga, gli atti vandalici, la pulizia.
“La Ztl è un bluff – sottolinea Piero Castronovo, presidente dell’associazione Centro storico – le ordinanze sindacali spesso non vengono rispettate e la zona si presenta inospitale, in particolare nelle ore notturne. Eppure c’è chi in centro ha investito, ha comprato casa, ma oggi anche le abitazioni hanno perso valore proprio per la grave situazione che si crea ogni sera e, in particolare, nei week end”.
Danno la colpa ai gestori dei pub che, però, rimandano le accuse al mittente: “Siamo vessati da ordinanze e controlli – spiega Roberto Tudisco, presidente della Fipet, la Federazione italiana pubblici esercizi e turismo aderente al Cidec (Confederazione italiana degli esercenti commercianti) – e rispettiamo tutto ciò che ci viene imposto. Il problema non è l’esistenza dei locali, che anzi valorizzano la zona ma la totale assenza di controlli o l’inadeguatezza degli stessi e l’inciviltà dilagante che anche noi paghiamo”.
Maggior controllo del territorio, dunque, la richiesta di entrambe le parti, e soluzioni pratiche per contrastare il degrado del centro storico, come la realizzazione di parcheggi, per evitare la fuga dei residenti, cosa che peggiorerebbe di certo la situazione. Tirata in ballo, dunque, la Polizia municipale e la distribuzione degli uomini sul territorio, decisa dal comandante Alessandro Mangani.
“Credo che il problema reale – spiega l’assessore Cannizzo – sia proprio il fatto che i controlli non siano mirati. Va cambiata la qualità del controllo, che non deve limitarsi ai locali, ma estendersi anche agli utenti e ai cittadini, per scongiurare che la vivacità economica del centro storico venga soffocata”.
“Ci stiamo attivando – ha concluso l’assessore – anche per trovare soluzioni relative alla sosta, magari chiedendo a Sostare di estendere le strisce blu anche in orario notturno o utilizzando come area di sosta la piazza Carlo Alberto”.

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