Come funziona l'applicazione "Verifica C19", che risolverebbe il problema del controllo dei Qr code da parte dei gestori. Un un Dpcm ne dovrebbe regolare le modalità nel rispetto della privacy
A controllare i green pass o le certificazioni verdi saranno i gestori dei locali o delle attività tramite l’app “Verifica C19”.
Lo strumento è in attesa di un Dpcm che regoli le modalità per trattare i certificati assicurando il rispetto della privacy degli utenti.
APP VERIFICA C19, COME FUNZIONA
Quello che si conosce riguardo la app che controllerà la validità dei green pass è che dovrà essere installata su un dispositivo mobile e funzionerà anche in modalità offline.
L’app servirà a scannerizzare il Qr code del pass, che potrà essere presentato in versione digitale o cartacea, e mostrerà sul dispositivo se il codice è valido o meno, oltre al nome, cognome e data di nascita del possessore.
Se dopo la scansione del Qr code apparirà una spunta verde il possessore della certificazione anti-Covid potrà avere il via libera, mentre se il lasciapassare è scaduto, apparirà un segnale di divieto. Questo può accadare, ad esempio nel caso de possessore di un certificato verde ottenuto per un tampone negativo che, come ricordiamo, ha una validità di sole 48 ore.
Le conseguenze sono, per tale violazione, una multa che va da 400 fino a mille euro, sia per il titolare che per il cliente.
Fipe-Confcommercio protestano contro la app, “costi su costi, a cominciare dai controllori”
A protestare, però, come si legge sul Sole24Ore, è la Fipe-Confcommercio, una delle maggiori associazioni di esercenti, che prevede possibili disagi, soprattutto nei ristoranti.
I ristoratori pensano che la presenza di “controllori” all’ingresso dei locali possa creare un disagio per i clienti. A questo si aggiungerebbe il problema dei costi, relativo al pagare una figura apposita solo per verificare la regolarità dei pass esibiti dai clienti.