Carte di credito, vanno le prepagate ma nel 2009 permane molta prudenza - QdS

Carte di credito, vanno le prepagate ma nel 2009 permane molta prudenza

Carte di credito, vanno le prepagate ma nel 2009 permane molta prudenza

venerdì 29 Ottobre 2010

L’andamento degli strumenti di pagamento alternativi secondo uno studio congiunto Assofin, Crif ed Eurisko. La Sicilia è la terza regione in Italia per l’utilizzo di carte rateali dopo Lombardia e Lazio

PALERMO – Nel 2009 l’utilizzo degli strumenti di pagamento alternativi al contante in Italia si conferma sostanzialmente stabile (+1,4 per cento) e ancora contenuto rispetto agli altri Paesi europei, soprattutto a quelli della zona occidentale. Ma cala il numero di carte di credito attive, l’importo medio delle transazioni effettuate con carte di debito e calano le erogazioni.
Cresce invece il numero delle carte prepagate (+12 per cento) a scapito di quelle con pagamento rateale (-10,2 per cento). Dati che si leggono in uno studio congiunto (l’ottava edizione dell’osservatorio sulle carte di credito) Assofin, Crif ed Eurisko. Il numero di carte di credito (33,6 milioni) e di carte di debito (36,6 milioni) in circolazione è rimasto pressoché immutato rispetto all’anno precedente. In compenso, il numero di carte di credito attive è ulteriormente calato (-5,7 per cento a fine 2009 rispetto al 2008) e di conseguenza il tasso di attività (pari al 45 per cento delle carte in circolazione) risulta essere in diminuzione. Per quanto riguarda le carte di credito, le transazioni effettuate in Italia nel 2009 hanno raggiunto quasi i 570 milioni di operazioni, facendo registrare un aumento del +8,9 per cento. Contemporaneamente è aumentato anche l’importo totale delle transazioni, salito a quota 56 miliardi di euro (+2,8 per cento), mentre è diminuito il valore medio, attestatosi a 98 euro a transazione nel 2009 contro i 104 euro del 2008.
Controcorrente, invece, le carte prepagate, che anche nel 2009 hanno continuato a crescere (+12 per cento), anche se in maniera più contenuta rispetto agli anni precedenti. Dall’analisi a livello regionale del tasso di diffusione – effettuata dall’osservatorio su un campione di oltre 13 milioni di carte – emerge che: le carte di credito a saldo continuano a essere maggiormente presenti in Lombardia (23 per cento del totale), nel Lazio (12,2 per cento) e in Veneto (9,5 per cento); le carte rateali, in un contesto di generale stabilità, mantengono la maggiore diffusione in Lombardia (14,8 per cento del totale), nel Lazio (10,7 per cento) e in Sicilia (11 per cento). In riferimento alla rischiosità, dall’analisi emerge che a maggio 2010 il tasso di sofferenza per le carte a saldo si è attestato al 2,4 per cento, in leggera diminuzione rispetto al 2009 (quando era al 2,9 per cento) mentre quello delle carte rateali è aumentato di 0,8 punti percentuali, collocandosi al 7,2 per cento.
 Per quanto riguarda l’analisi della domanda sia attuale che potenziale, si evidenzia una sostanziale stabilità del bacino dei proprietari di carte di credito, anche se si conferma il fenomeno di inversione di tendenza della sua composizione rispetto a due anni fa: i titolari restano per lo più concentrati sui segmenti economicamente più solidi, come già delineato nell’edizione dello scorso anno dell’osservatorio, mentre diminuiscono i segnali di apertura ai target della popolazione più giovane e con risorse finanziarie più limitate.
Sul versante delle tipologie di carte si consolida la quota di proprietari di carte premium, mentre, nonostante la crescita di notorietà del prodotto, resta stabile il bacino dei soggetti che scelgono le carte rateali. L’osservatorio rileva inoltre una costante volontà di razionalizzazione del portafoglio carte, con una contrazione, da quest’anno, della quota di pluri-possessori che ormai non possiedono più di due carte.

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