Agenzia Giovani e lavoro interinale utili a competenti e volenterosi - QdS

Agenzia Giovani e lavoro interinale utili a competenti e volenterosi

Agenzia Giovani e lavoro interinale utili a competenti e volenterosi

mercoledì 27 Ottobre 2010

Due strumenti che mettono in contatto la domanda e l’offerta e che affiancano i Centri per l’impiego. Utili anche una buona formazione, caparbietà e spirito imprenditoriale

CATANIA – Giovani, formazione e lavoro. Queste le tre parole chiave su cui  si concentrano le agenzie per il lavoro e il centro per l’impiego giovanile Agenzia giovani. Se da un lato si contano sempre più giovani (e non) disoccupati, dall’altra è pur vero che vengono meno anche i criteri di selezione che stanno alla base di un sana e giusta meritocrazia o ancora la mancata attenzione dei candidati verso alcuni lavori, come ad esempio, quelli tipicamente manuali. Ma non solo. Serve anche una giusta formazione e anche una dose di caparbietà e spirito imprenditoriale. Su questo fronte, come ha voluto sottolineare Nunzio Bianchi, che all’Agenzia Giovani si occupa di imprenditoria, esiste una legge che agevola l’imprenditorialità e l’autoimpiego (D.L. n. 185/2000 – Titolo II) e che rappresenta il principale strumento di sostegno a favore delle piccole attività imprenditoriali.
“Le disposizioni del D. L. 185/2000 presenti al  Titolo I – si legge –  sono dirette a favorire l’ampliamento della base produttiva e occupazionale nonché lo sviluppo di una nuova imprenditorialità nelle aree economicamente svantaggiate del Paese, attraverso la promozione, l’organizzazione e la finalizzazione di energie imprenditoriali, a promuovere l’uguaglianza sostanziale e le pari opportunità tra uomini e donne nell’attività economica e imprenditoriale, a sostenere la creazione e lo sviluppo dell’impresa sociale ed a sostenere l’impresa agricola”.
“Questo tipo di legge – ha detto Bianchi – sono di certo allettanti, ma non istantanee dato che le domande vengono valutate gradatamente e solo dopo circa tre/quattro mesi si ha il riconoscimento   o meno del progetto”.
La legge la cui gestione è affidata a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa, offre assistenza e agevolazioni finanziarie per il lavoro autonomo, microimpresa e franchising. L’obiettivo è duplice: favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e qualificare la professionalità dei soggetti beneficiari promuovendo la cultura d’impresa.
“Altro sostegno per giovani e inoccupati – ha detto la responsabile dell’Agenzia Giovani, Margherita Oliva – perviene da un tipo di formazione qualificante e dall’esperienza post scolastica o universitaria” . “I giovani che oggi si rivolgo a noi – ha aggiunto- sono migliaia all’anno, senza poi contare dell’utenza ‘virtuale’ che interagisce attraverso Internet o telefonicamente e che chiede di conoscere opportunità lavorative o soggiorni all’estero”. Al di là del lavoro in sé, secondo Oliva occorre potenziare la formazione, attraverso corsi specifici e la conoscenza delle lingue e dell’informatica.
Se da un lato l’Agenzia Giovani è un importante strumento per fare incontrare domanda e offerta, non da meno sono le  agenzie del lavoro o interinali con cui lo stesso centro interagisce.
Il lavoro interinale prende piede in Italia negli anni ’90 per indicare una forma di rapporto lavorativo temporaneo. Questa tipologia di  contratto ha via via subito alcune modifiche dall’introduzione della legge n.30/2003 (“Legge Biagi”) alla n.247/2007 che ha visto la modifica delle agenzie interinali in “agenzie per il lavoro”, senza modificare la tripartizione delle figure che ne fanno capo: la persona che cerca lavoro (lavoratore); l’impresa che lo richiede (azienda utilizzatrice) e l’azienda di lavoro interinale che interagisce tra la prima e la seconda figura.
 


Lavoro interinale. Ricerca di profili specifici per le aziende clienti
 
Diverse sono le agenzie per il lavoro a cui quotidianamente si rivolgono molti giovani e non. Adecco, Manpower, Articolo1, Randstad sono solo alcune delle tante sparse in tutto il territorio.  Quest’ultima, ad esempio, in Sicilia gode di tre filiali (Palermo, Catania e Ragusa). “Ogni giorno – come ha spiegato Anna Esposito, Unit manager delle filiali, pervengono circa 30-35 curricula, un dato che  tende a schizzare notevolmente con le candidature che ci giungono telematicamente”. Tra queste non c’è più soltanto  il classico studente, come accadeva fino a cinque anni fa, ma un panorama variegato: dall’uomo over 50 che ha perso l’occupazione alla donna costretta ad uscire dalle mura domestiche per necessità”. Anche i tempi “di chiamata” sono diversi: può passare un giorno, una settimana o mesi. Uguali per tutti sono invece i criteri di selezione: raccolta delle candidature, approfondimento dei profili e colloquio diretto. “Se il profilo del candidato – ha precisato Anna Esposito – non risponde a quanto ci viene richiesto, cerchiamo di essere chiari senza offrire false promesse”.  Ma le agenzie del lavoro guardano anche alla formazione diretta dei candidati e del personale interno alle filiali che presta la propria attività anche per la formazione alle aziende clienti per migliorare quanto possibile il mondo del lavoro.

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