Un’anima zen contrapposta ad un’immagine avveniristica e high-tech
La vecchia Edo “Tokyo” ovvero l’anagramma di Kyoto scalza quest’ultima nel lontano XVII secolo per diventare lei capitale dell’Impero giapponese.
Da vecchio villaggio di pescatori la città si è pian piano trasformata in una metropoli folgorante e avveniristica pur riuscendo a mantenere vive le radicate tradizioni che fanno parte della cultura nipponica, ed è proprio questo dualismo a renderla straordinaria.
La visione del Monte Fuji fa da sfondo allo skyline della città, icona preferita da Hokusai e Hiroshige (XIX secolo) che nei famosi “Ukiyo-e” ne rappresentavano il – mondo fluttuante –. Entrare nel cuore di Tokyo vuol dire svegliarsi all’alba per andare al mercato del pesce per non perdere la famosa asta dei tonni, fare un bagno in una delle tantissime terme, assaporare un té verde seguendone l’antica cerimonia e nel quartiere Akasaka con i suoi ryotei, ambienti costosi dove si entra solo su presentazione, si potranno incontrare le ultime “geiko”, quelle donne impropriamente chiamate geishe. L’atmosfera zen e il silenzio lo troveremo anche nel Parco Meiji, luogo sacro per eccellenza: dedicato all’imperatore Meiji segna il passaggio dell’epoca feudale al Giappone moderno. Al suo interno oltre ai giardini coperti da iris si trovano il santuario scintoista e il palazzo del tesoro, distrutto dai bombardamenti e ricostruito nel 1958, ospita ciò che resta degli arredi e degli abiti reali. Nel parco si celebrano anche matrimoni e ci si riunisce a Capodanno; caratteristica la visione della parete di barili di “sake”donati al tempio.
Prima di tuffarci nel tour super tecnologico e futuristico della città andremo a Kamakura per vedere il Grande Buddha, una statua gigantesca in bronzo, alta circa 13 metri, sopravvissuta a catastrofi e guerre. Da non perdere il santuario di Tosho-gu a Nikko. Come già detto la capitale del Sol Levante contrappone all’animo zen, una parte tutta avveniristica super high-tech, le luci sfavillanti e il ritmo frenetico lo troveremo nel quartiere Akihabara, famoso per la concentrazione di negozi che vendono tutti i tipi di apparecchi elettronici e computer all’avanguardia, sia nuovi che usati. Il quartiere di Ginza è il paradiso dello shopping in esso si stagliano i grandi palazzi della moda di Armani e Louis Vuitton, oltre a essere sede di grandi boutique giapponesi come Matsuya e Miitsukoshi. La notte il rione si trasforma in un folgorante centro dell’intrattenimento, ricco di ristoranti e pub.
A Omotesando, svetta il Prada Building e tanti negozi di tendenza. Una sola fermata di metropolitana verso nord e approderemo a Harajuku dove resiste la moda delle Harajiku girls, le ragazze cattive, dalle acconciature multicolore che abbandonato da lungo tempo il Kimono amano indossare abiti di ispirati ai manga e ai cartoni televisivi, tutte pizzi e collanine, Hello Kitty e trucco dark.
Ultima mèta Rappongi, questo quartiere è stato rilanciato da un magnate locale nel 2003 con la megacostruzione Rappongi Hills che contiene in più blocchi oltre 200 ristoranti, negozi e cinema, posto ideale per gli appassionati di musica a go-go e brividi notturni. Uno sguardo alla torre di Tokyo, pasteggiando un buon sushi e bevendo sakè questo luogo ricco di contraddizioni resterà scoplito nella nostra memoria.
INDIRIZZI UTILI
Issey Miyake
Yohji Yamamoto
Comme de Garcons
Uniqlo
Buildings Architour
Tokyo City Hall
2-8-1 Nishishinji-ku
Tod’s Omotesando Building
5-1-15Jingumae-Shibuya-ku
Tokyo International Forum
3-5-1 Marunouchi 3-chome, Chiyoda-ku