“I lavoratori – spiega il segretario regionale della Uiltucs Sicilia, Pietro La Torre – prestano la propria opera da oltre 5 anni, eppure nel bando di gara l’Arnas non ha previsto la salvaguardia dei livelli occupazionali. Inoltre, la nuova società si è incaponita nel non voler sottoscrivere alcun impegno a garantire i lavoratori a fronte di nuove assunzioni”.
Da venerdi i 13 impiegati hanno indetto uno sciopero ad oltranza, occupando le postazioni delle aree di parcheggio A, B e C e la zona limitrofa agli uffici amministrativi, per sensibilizzare tutti i soggetti interessati perché vengano tutelati i livelli occupazionali. Questo anche perché, spiega la Uiltucs, la nuova società che gestirà il servizio “lo farà con un numero esiguo di lavoratori nuovi assunti”.
A rischio sono anche i posti di lavoro dei 54 operatori della Getec che per dieci anni hanno curato i collegamenti del numero verde dell’Inps. I lavoratori a settembre rischiano di essere licenziati dal momento che la commessa è passata dalle mani della Getec alla Transcom, che ha già espresso l’intenzione di rinunciare alla sede palermitana, preferendole i centri di Lecce e dell’Aquila. ‘’Capiamo che le decisioni verranno prese al tavolo manageriale, ma noi lavoriamo per il call center dell’Inps dal 2000 e chiediamo all’istituto di previdenza di trovare una soluzione’’, ha detto la rappresentante della Fiom Cgil alla Getec, Floriana Bruccoleri, in occasione di un volantinaggio di sensibilizzazione organizzato davanti la sede dell’Inps di via Laurana. Entro il prossimo 10 settembre è attesa una riunione in Prefettura alla quale dovrebbero partecipare la Transcom, il consorzio di imprese di cui fa parte, oltre all’Inps.
Intanto, prosegue la protesta dei precari della scuola, accampati da giorni davanti l’Ufficio scolastico regionale di via Praga, contro i tagli operati dal Governo. Dallo scorso 17 agosto, in particolare, i precari palermitani Pietro Di Grusa, Salvatore Altadonna e Giacomo Russo portano avanti lo sciopero della fame.