Ben 8 nidi sono in schiusa tra Ragusa e Siracusa. Oltre 400 baby tartarughe hanno già raggiunto il mare.
Piccole, ma determinate. Attratte in modo irresistibile dal flusso della vita. Dal mare che hanno davanti. E, allora, via, di corsa, protette amorevolmente da uomini e donne che per una volta non sono nemici della natura. La prima schiusa in Sicilia è iniziata lo scorso 6 agosto ad Avola, in provincia di Siracusa, sotto lo sguardo dei volontari e degli esperti Wwf.
In questo momento sono ben 8 i nidi in schiusa nella zona fra Ragusa e Siracusa e si contano oltre 400 piccole tartarughine che hanno già conquistato il mare per iniziare la loro vita. L’ultimo nido si è schiuso a Sampieri, in provincia di Ragusa, e sono già oltre 37 le neonate emerse.
Fra Sicilia, Basilicata, Puglia e Calabria sono in totale 62 i nidi di Caretta caretta gestiti e monitorati dal Wwf. Solo in Sicilia se ne contano 34 fra le province di Ragusa e Siracusa (di questi 8 in schiusa e 2 già schiusi). Evento straordinario di quest’anno si è verificato nella spiaggia di Gallina ad Avola: in un lembo di sabbia lungo appena 600 metri i volontari, guidati della biologa e operatrice del progetto Life Euroturtles Oleana Olga Prato, hanno trovato ben 6 nidi.
Solo nella notte del 14 agosto erano ben 7 le schiuse avvenute contemporaneamente nella provincia di Siracusa. I due nidi trovati e messi in sicurezza del Wwf in Basilicata si trovano a Maratea (uno è già schiuso), mentre in Puglia è la provincia di Taranto quella in cui si stanno attendendo le schiuse. In Calabria è attivo per il terzo anno consecutivo il progetto TartAmare. Solo grazie all’impegno dei volontari, sostenuto anche dal progetto europeo Life Euroturtles, si è creato un vero e proprio network che coinvolge attivamente cittadini residenti, turisti, operatori balneari e Capitanerie di porto.
Le attività di messa in sicurezza, monitoraggio e tutela dei nidi avviene anche grazie alla collaborazione con le Capitanerie e con le Ripartizioni faunistiche, che, come nel caso del coordinamento della ripartizione faunistico venatoria del “servizio per il territorio di Ragusa”, mette a disposizione gli operai forestali in servizio nelle aree attrezzate costiere proprio per aiutare a recintare i nidi, ma anche per sensibilizzare e formare turisti e residenti su come agire alla vista di tartarughe che nidificano o schiuse.
Grazie a queste attività di comunicazione e alla presenza di appositi gruppi Facebook o Whatsapp, agli esperti arrivano numerose segnalazioni di escursioni, tracce o nidificazioni in corso. In tanti hanno vegliato i nidi durante le notti di San Lorenzo e Ferragosto. Presto si attendono altre schiuse di nidi segnalati proprio grazie alle collaborazioni fra enti e associazioni e a tutte le attività di sensibilizzazione, formazione e monitoraggio realizzate sul territorio.
La tutela delle tartarughe marine e delle specie a rischio nel Mediterraneo è uno degli obiettivi della campagna GenerAzioneMare del Wwf Italia, che ogni anno unisce volontari, ricercatori, pescatori, imprese per difendere il ‘capitale blu’ e ripristinare l’equilibrio del Mediterraneo, in modo che le persone e la natura possano continuare a prosperare, insieme.