Sarebbe stato opportuno, una volta stabilito che il green pass era uno strumento a garanzia della sicurezza e della tracciabilità, riaprire gradualmente le discoteche
“Per quanto mi riguarda la coerenza rappresenta un valore. Mi rendo conto che siamo in presenza di un governo con sensibilità diverse, e a volte non è stato facile trovare una sintesi, ma per quanto concerne l’apertura delle discoteche a mio avviso abbiamo fatto un errore. Sarebbe stato opportuno, una volta stabilito che il green pass era uno strumento a garanzia della sicurezza e della tracciabilità, riaprire gradualmente le discoteche”, anche contro fenomeni di autogestione e per opportunità di fare screening. Così a Timeline, su Sky TG24, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
“Quando
al governo ci sono sensibilità diverse – ha proseguito Costa –
ognuno cerca ovviamente di fare prevalere la propria posizione. La
mia era quella di aprire le discoteche, e con il green pass questo
significava da un lato garantire a certe attività di poter ripartire
e contestualmente poter gestire meglio quei fenomeni di autogestione
che invece continuiamo a vedere e nei confronti dei quali siamo
talvolta impotenti. Questa era la mia posizione, dopodiché
all’interno del governo – ha detto ancora Costa – è prevalsa la
soluzione di non prevedere la riapertura delle discoteche ma lo
stanziamento di risorse per, ovviamente, sostenere questo comparto”.
“Ancora oggi – ha concluso il sottosegretario alla
Salute – a distanza di settimane, credo sarebbe stato più opportuno
una riapertura graduale, perché pensiamo solo a quanti tamponi
avremmo potuto fare ai tanti ragazzi che volevano entrare in
discoteca e quanti positivi potevamo trovare, scoprire ed isolare:
poteva anche venire fuori una sorta di screening in alcune realtà
del nostro Paese. Prendo atto che la mia posizione, condivisa con il
collega Sileri, all’interno del governo non ha trovato il
giusto sostegno per essere condivisa e portata avanti”.