Brunetta: “A settembre I° rapporto Auto” - QdS

Brunetta: “A settembre I° rapporto Auto”

Brunetta: “A settembre I° rapporto Auto”

sabato 07 Agosto 2010

All’Assemblea regionale siciliana dodici auto di rappresentanza, solo sei in meno rispetto alla Camera dei deputati. Agli assessori regionali Audi A4, eppure hanno rinunciato alle A6 con un risparmio di 40 mila €

Palermo – Forbici da sarto? No, da manicure.  Sono quelle che starebbe usando l’Assemblea regionale siciliana per tagliare il parco delle auto blu. Ne ha 14 e rinuncerà soltanto a 2 vetture. Tanto è riuscito a fare il Consiglio di presidenza con la delibera del 22 luglio scorso. Lo ha annunciato Francesco Cascio, inquilino dello scranno più alto di Sala d’Ercole. Risparmio previsto: 35 mila euro.
E questo mentre da tutta Italia le amministrazioni portano la scure nei garage, dopo che il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta si è messo a contare le auto per ridurre gli sprechi e liberare risorse “quantificabili in 900 milioni di euro”, secondo una prima stima da Roma.
Brunetta chiederà a tutti “un piano di riorganizzazione del proprio parco auto che preveda alla fine del triennio un costo a regime dimezzato rispetto al costo totale esistente al 2008”.
Il presidente dell’Ars, Cascio ha annunciato tagli anche nelle vetture di servizio a vice segretari generali e capo di Gabinetto. Non ha specificato in che modo, durante la cerimonia del Ventaglio che ha chiuso la stagione parlamentare, ma nel 2009 le spese di noleggio e gestione delle quattro ruote usate da Palazzo dei Normanni hanno raggiunto la cifra di 470 mila euro (470.142,53, consuntivo bilancio Ars 2009).  
Con la nuova prospettiva di contenimento dei costi l’Ars avrà 12 macchine di rappresentanza distanziandosi dal Senato della Repubblica soltanto per 9 vetture. E per 8 dalla Camera dei Deputati, che ne ha comunicate 20. 
Secondo i dati raccolti dal FormezPa, che cura il monitoraggio, anche la Regione siciliana, punta alla riduzione degli sprechi. Ma cambiando solo il modello. Almeno per ora: “Da settembre – rileva lo studio – gli assessori si dovranno accontentare di Audi A4 invece delle attuali A6, con un risparmio annuo di circa 40 mila euro, carburante compreso”.
E inoltre: “Aggiudicato un nuovo contratto di noleggio, i componenti dalla giunta da settembre andranno a bordo delle nuove autovetture, ognuna delle quali costerà 885 euro più iva mensili contro gli attuali 1039”. Grosso risparmio, non c’è che dire.
In ultimo: “Nei prossimi mesi almeno 50 auto saranno sostituite da modelli ibridi, cioè alimentati elettricamente. Infine, in passato i mezzi in dotazione agli uffici erano Fiat Stilo 1900 diesel, dallo scorso anno sono Bravo 1400 gpl, con un risparmio di 25 mila euro annui di carburante”.
Intanto Brunetta ha diffuso i risultati dell’ultimo monitoraggio terminato il 16 luglio (complessivamente oltre 9 mila amministrazioni passate ai raggi x) ed ha presentato alcune proposte per ridurre della metà i costi annuali sostenuti dagli enti per le autovetture: attualmente circa 3 miliardi di euro per le auto di rappresentanza e servizio ordinario, più un miliardo di euro per le auto utilizzate per vigilanza e servizi speciali.
A settembre il ministro presenterà al Parlamento il primo rapporto sulle auto della Seconda Repubblica (non esiste una fotografia aggiornata, nonostante vari tentativi dagli anni Novanta, ndr) e una proposta legislativa con decalogo per risparmiare 2 miliardi di euro nei prossimi 3 anni”.  La sartoria è sempre più vicina.

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