Stragi 1992, condanna Messina Denaro, motivazioni depositate - QdS

Stragi 1992, condanna Messina Denaro, motivazioni depositate

Stragi 1992, condanna Messina Denaro, motivazioni depositate

venerdì 20 Agosto 2021

Il capomafia ebbe l'ergastolo perché ritenuto tra mandanti dell'uccisione dei giudici Falcone e Borsellino a Capaci e via D'Amelio. Non ancora noto il contenuto delle motivazioni stesse

Sono state depositate le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Caltanissetta nei confronti del boss Matteo Messina Denaro, condannato all’ergastolo con l’accusa di essere tra i mandanti delle stragi del 1992 di Capaci e via d’Amelio (nella foto).

Lo ha confermato l’avvocato d’ufficio del superlatitante, Salvatore Baglio.

Non è ancora noto il contenuto delle motivazioni della sentenza emessa il 21 ottobre del 2020 dalla Corte presieduta dal giudice Roberta Serio.

Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal Pm Gabriele Paci – che ieri si è insediato alla guida della Procura di Trapani -, la decisione di uccidere i due giudici fu “al centro di una strategia stragista a cui Matteo Messina Denaro ha partecipato con consapevolezza”.

Nel corso del processo il pm aveva fatto riferimento alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui Gaspare Spatuzza, e alle intercettazioni in carcere di Totò Riina.

Matteo Messina Denaro, indicato come il nuovo capo di Cosa Nostra dopo l’arresto dei boss corleonesi Riina e Provenzano, era già stato condannato all’ergastolo anche per le stragi del 1993 a Firenze, Roma e Milano.

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