Decreto Green pass in Gazzetta, regole per il lavoro e spettacoli al 75% della capienza - QdS

Decreto Green pass in Gazzetta, regole per il lavoro e spettacoli al 75% della capienza

Decreto Green pass in Gazzetta, regole per il lavoro e spettacoli al 75% della capienza

mercoledì 22 Settembre 2021

Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il sottosegretario ha annunciato tra le altre cose l'ampliamento del numero di spettatori per cinema e teatri.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto Green pass sulle “misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione nell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19 e il rafforzamento del sistema di screening”; il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 21 settembre (QUI PUOI SCARICARE E LEGGERE IL DECRETO.

Dal 15 ottobre, e fino al 31 dicembre, ci sarà l’obbligo di esibizione del certificato nei luoghi di lavoro, pubblici e privati. I lavoratori che ne saranno sprovvisti non percepiranno lo stipendio, ma non ci saranno sospensioni o licenziamenti.

Via libera anche ai tamponi calmierati non solo nelle farmacie ma anche nelle strutture convenzionate. Green pass obbligatorio, infine, anche per i magistrati ma non per avvocati, consulenti,
periti e testimoni.

Benefici effetti sullo spettacolo

Il decreto porterà gli attesi effetti benefici sul mondo dello spettacolo.

Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il Green pass, “è uno strumento che ci permette di riprendere le attività e con oltre settanta milioni di certificati verdi che sono stati scaricati, i cittadini hanno preso coscienza di questo strumento”.

“Il Governo – ha detto a ieri Costa parlando a “Un giorno da pecora” – ha preso un impegno preciso e il 30 settembre ci sarà una valutazione: credo che ci saranno le condizioni per procedere a un ampiamento delle capienze per teatri e cinema”.

Costa ha parlato di “tappa intermedia sull’aumento che può prevedere un 75-80% per poi guardare nelle prossime settimane all’obiettivo del 100%”.

Il nodo delle discoteche

“Nella valutazione a fine mese – ha aggiunto Costa – potranno essere incluse anche le discoteche cui daremo una risposta: importante è creare condizioni per riaprile e si può anche iniziare con una capienza del 75% col Green pass”.

Rispondendo poi alla domanda se si dovranno utilizzare le mascherine in discoteca, questa, ha affermato Costa, “è un’altra indicazione che ci darà il Cts, la scienza”. In generale, ha aggiunto, “il vaccino non esclude la possibilità del contagio, quindi credo che il tema sull’uso delle mascherine al chiuso sia da rimandare”.

Con Green pass vaccinazioni sù

Il sottosegretario ha sottolineato che con il Green pass c’è stato un incremento delle vaccinazioni e “ci auguriamo che si continui così per arrivare all’obiettivo del 90%, che credo sia raggiungibile”.
Quanto alla terza dose di vaccino anti-Covid a tutta la popolazione, “la politica deve attendere le indicazioni della scienza”, ha rilevato, sottolineando di essere inoltre favorevole alla vaccinazione per i bambini una volta che le agenzie regolatorie e l’Aifa si saranno pronunciate in merito.

Green pass anche in Parlamento

“Credo che sia opportuno – ha detto ancora il sottosegretario Costa – l’utilizzo del Green pass anche in Parlamento, nel momento in cui lo prevediamo per altri luoghi. Ma c’è tuttavia una valutazione da fare: l’Aula è il luogo dove i parlamentari esprimono il proprio voto, e ci può essere un parlamentare no-vax e questo diventa un problema . Se introduciamo il green pass e c’è un parlamentare contrario al Green pass, rischiamo infatti di negare il diritto al voto e quindi il diritto alla rappresentanza”.
“E’ una valutazione non secondaria. C’è un tema di rappresentatività democratica”.

Sanitari e vaccino obbligatorio

“Quella del vaccino e quindi del Green Pass obbligatorio per i sanitari è una norma pro tempore, perché non obbligheremo certo i nostri operatori sanitari alla vaccinazione eterna” ha spiegato intanto detto ieri l’altro sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri all'”Aria che tira” su La7.

Ma ha anche sottolineato come in questo un momento di emergenza “la cosa più probabile è che in base alla circolazione del virus, in base al numero dei vaccinati verso la fine di novembre, metà dicembre, la norma venga prorogata”.

35.000 sanitari non vaccinati

“Se avremo ancora il Green Pass per lavorare? Dipenderà dalla circolazione del virus e dalle eventuali altre varianti. Per quanto riguarda il personale sanitario non vaccinato è meno del 2%, ossia 35 mila persone, numero che spero si riduca ulteriormente”, ha aggiunto Sileri.

“Il Green Pass è obbligatorio per i sanitari – ha concluso – perché non si possono mettere a rischio coloro che entrano in ospedale e hanno una malattia. L’ospedale è un luogo di fragilità, i pazienti vanno protetti. Non bastano le mascherine per proteggersi e francamente già ci vorrebbero le Ffp2 e non le chirurgiche”.

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