Caro bollette. Come si può arginare, se non risolvere del tutto, il problema? L’obiettivo è portare nel Cdm di questo giovedì il decreto su cui si stanno concentrando gli sforzi di Palazzo Chigi, del Mef e del Mite.
Ma è anche la benzina a iniziare a preoccupare.
Il prezzo di un litro di verde è salito a 1,670 euro al litro, ai massimi dal 2014, con un rincaro annuo che le associazioni dei consumatori stimano in oltre 330 euro. Rialzi che rischiano di provocare un effetto valanga su gran parte della spesa.
Il prezzo dell’elettricità alla Borsa elettrica, uno degli indici dell’andamento successivo dei prezzi al consumo, e quindi proprio delle bollette, è salito ancora, tra il 13 e il 19 settembre, di oltre il 17%, portandosi a 163 euro a MW/h.
La corsa contro il tempo del Governo, ecco le possibili soluzioni
In primis, bisogna calcolare le risorse necessarie e si deve anche decidere quale sia l’opzione o la serie di opzioni più percorribili per evitare che, nell’ultima coda dell’anno, le impennate di luce e gas si trasferiscano su famiglie e imprese.
Il tempo a disposizione, appunto, è poco e la scadenza è il prossimo 30 settembre, visto che gli aggiornamenti dell’Autorità per l’energia scattano come di consueto il primo ottobre.
La mossa, anzi le mosse del Governo potrebbero essere: nell’immediato con il dl e poi nella legge di bilancio, con una revisione più sistematica della costruzione della bolletta ed in particolare degli oneri di sistema.
Quello che preoccupa, insieme al caro bollette, è il rincaro della benzina rischia, secondo la Coldiretti, di provocare un effetto valanga su gran parte della spesa, che viaggia per l’85% su strada.
Il problema ha nel frattempo
assunto rilevanza internazionale, arrivando alla ribalta in tutti i Paesi
europei. Nel Regno Unito si parla di vera e propria crisi del gas, mentre in
Spagna il segretario di Stato per gli Affari europei, Juan Gonzalez Barba Pera,
ha chiesto un approfondimento al prossimo vertice dei leader Ue, il 21 e 22
ottobre.