Palermo, manutenzione strade, Ance: “In 14 mesi solo transenne” - QdS

Palermo, manutenzione strade, Ance: “In 14 mesi solo transenne”

Palermo, manutenzione strade, Ance: “In 14 mesi solo transenne”

giovedì 23 Settembre 2021

L’allarme lanciato dal presidente Miconi: “Da quando il servizio è stato tolto alla Rap per affidarlo ai privati non è aumentata la qualità. Nessuno ripristina buche e avvallamenti dell’asfalto”

PALERMO – “Sono trascorsi 14 mesi da quando il servizio di manutenzione delle strade è stato tolto alla Rap per affidarlo a privati. In tutto questo tempo, l’unica cosa che abbiamo visto aumentare non è la qualità delle strade ma il numero delle transenne per delimitare buche e avvallamenti dell’asfalto che nessuno ripristina”. Il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi interviene così sulla mancata manutenzione delle strade a Palermo.

In occasione dell’approvazione del nuovo contratto per il servizio di igiene ambientale, a luglio 2020, il Consiglio comunale aveva deciso di togliere la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi alla Rap e di affidarla ai privati ma aveva comunque lasciato alla partecipata la gestione delle riparazioni urgenti fino al 31 marzo di quest’anno. Scaduti quei termini si pensava di affidare il pronto intervento alla Reset, che però si è tirata indietro, tanto che il sindaco Leoluca Orlando ha dovuto firmare un’altra proroga alla Rap fino al 30 settembre.

Nel frattempo però l’iter per la privatizzazione si è bloccato. La Giunta Orlando aveva deciso di procedere con un accordo quadro da oltre 40 milioni in quattro anni ma il bando di gara non è mai partito. Il 23 dicembre 2020 l’accordo quadro è stato inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche (che però è stato bocciato dal Consiglio comunale) e il 10 marzo è stato trasmesso all’Urega ma prima bisognerà probabilmente attendere la conclusione della delicatissima partita del pre-dissesto.

Miconi però propone una soluzione: “Il Decreto Milleproroghe – ha spiegato – ha esteso a tutto il 2021 la possibilità di affidare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla base di un progetto alleggerito costituito almeno da una relazione generale, dall’elenco prezzi unitari delle lavorazioni previste, dal computo metrico-estimativo e dal piano di sicurezza e coordinamento. Inoltre la norma adesso prevede una procedura negoziata senza bando, con una consultazione di cinque operatori economici o più, a seconda dell’importo dei lavori, che farebbe sì che l’iter sia più rapido. L’utilizzo di queste norme – ha aggiunto – consentirebbe di partire quasi subito con i lavori necessari per la manutenzione delle strade cittadine, opere fondamentali per risolvere i problemi legati alla manutenzione delle opere fognarie, oltre che quelli legati alle cattive condizioni del manto stradale e quindi alla vivibilità di quasi tutta la città. Ci piacerebbe capire che tipo di procedura sta seguendo il Comune e perché è tutto in fase di stallo da così tanto tempo”.

Il presidente dell’Ance Palermo ha sottolineato che “sono passati nove mesi da quando, a gennaio di quest’anno, indicavamo al Comune una strada percorribile e snella, compatibilmente con i tempi di una burocrazia efficiente, per affidare i lavori di manutenzione ordinaria in città”.

Per il consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo “Palermo è destinata a rimanere senza manutenzione di strade e marciapiedi anche nella prima parte del 2022. Una situazione che credo non abbia precedenti in altre città italiane, è una delle poche città italiane che non ha più una manutenzione stradale. Chiedo pertanto all’Amministrazione comunale di individuare con urgenza delle somme da mettere a disposizione poiché ormai qui c’è a rischio l’incolumità dei cittadini”.

Da anni ormai il Comune è costretto a pagare milioni di euro di risarcimenti a chi si fa male per colpa di una buca stradale o di un marciapiede rotto e decide di fare causa a Palazzo delle Aquile. E i risarcimenti diventano debiti fuori bilancio che pesano come macigni sulle già asfittiche casse comunali. L’ultimo paradossale episodio è la chiusura al traffico di un tratto di via La Farina a causa delle buche sull’asfalto: la Rap aveva già delimitato e messo in sicurezza una prima buca alcune settimane fa ma quando ne è spuntata un’altra proprio sulle strisce pedonali ha dovuto transennare l’intero incrocio con via Noto.

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