Dalla relazione letta dal presidente della Corte d’Appello di Palermo, Vincenzo Oliveri, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario, il grande malato appare, come sempre, il processo civile. Al 30 giugno 2009 i procedimenti pendenti davanti ai Tribunali in prima istanza erano 37.057, 18.035 quelli esauriti davanti ai Tribunali in prima istanza, 1.426 i procedimenti pendenti davanti ai Tribunali in Appello, 8.974 i procedimenti davanti alla Corte d’Appello e 12.015 i procedimenti rimasti pendenti davanti ai giudici di pace, per un totale di 59.631. I procedimenti civili di lavoro e di previdenza e assistenza obbligatoria rimasti pendenti sono complessivamente 29.724, 48 le controversie delle sezioni specializzate agrarie, 1.754 le cause matrimoniali rimaste pendenti, 4.207 le separazioni personali di coniugi e 2.350 le adozioni rimaste pendenti.
È in aumento la pendenza nel penale dove i procedimenti sono circa 111 mila in fase di indagini preliminari, con un incremento di 4 mila procedimenti rispetto ad un anno fa. Al 30 giugno 2009, i procedimenti davanti al gip del Tribunale ordinario erano 27.689, quasi duemila in meno rispetto a un anno prima. Davanti al giudice per le udienze preliminari i procedimenti pendenti erano 1.045 procedimenti. Quasi 80mila le pendenze davanti alle Procure del Distretto e 829 davanti alla Direzione distrettuale antimafia. I procedimenti penali in giudizio, dibattimentali e camerali, al 30 giugno scorso erano 26.344, oltre tremila in più rispetto ad un anno fa. Il dato dei procedimenti pendenti davanti ai Tribunali è di 18.624, duemila in più rispetto all’anno precedente.
Capitolo prescrizioni. Nel distretto palermitano, il quinto per dimensioni dei 26 distretti italiani, tra archiviazioni e sentenze sono state 2.279. Ottocentoventisei davanti alle sezioni giudicanti e 1.453 davanti alle sezioni Gip e Gup. Le prescrizioni nei Tribunali di Agrigento, Marsala, Palermo, Sciacca, Termini Imprese, Trapani e Tribunale dei Minori, sono state 2.067 e 212 le prescrizioni davanti alla Corte d’Appello.