La telecamera nascosta filma discorsi su finanziamenti illeciti, battute su neri, ebrei, donne, un esercito di ex militari. Autosospeso l'eurodeputato di FdI Fidanza. La Meloni chiede tutto il girato
Trema la destra a poche ore dalle elezioni comunali: la Procura della Repubblica di Milano ha aperto un’inchiesta con le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio per far luce sulla vicenda al centro dell’inchiesta giornalistica di Fanpage relativa alla campagna elettorale di Fratelli d’Italia per le amministrative di Milano realizzata filmando incontri riservati con una telecamera nascosta.
L’inchiesta, filmata e trasmessa da Piazzapulita su La 7, è stata realizzata con il sistema dell’insider, il giornalista sotto copertura, tra esponenti di Fdi a Milano.
Il giornalista, tre anni fa, si è finto un imprenditore al quale interessava finanziare un gruppo politico italiano per ottenere vantaggi per i propri affari e ha iniziato a frequentare personaggi di estrema destra che, a Milano, ruotavano attorno a Roberto Jonghi Lavarini, detto il “Barone nero”, condannato a due anni per apologia del fascismo.
Tramite Lavarini, il giornalista di Fanpage ha conosciuto Carlo Fidanza, europarlamentare e capo delegazione di Fratelli d’Italia e ha cominciato a frequentare il gruppo di esponenti di Fdi durante eventi e riunioni della campagna elettorale per le elezioni a Milano a sostegno della candidatura al Consiglio comunale dell’avvocato Chiara Valcepina.
Fidanza e Jonghi Lavarini, si legge sulle agenzie di stampa, hanno chiesto finanziamenti al giornalista credendolo un imprenditore: “Le modalità sono: versare nel conto corrente dedicato. Se invece voi avete l’esigenza del contrario e vi è più comodo fare del black, lei si paga il bar e col black poi coprirà altre spese”, dice Fidanza nel filmato.
Lavarini, che è deputato a queste operazioni, entra nei dettagli e spiega di avere “una serie di lavatrici” per il finanziamento alla campagna elettorale che sostiene di avere usato più volte.
Durante alcune riunioni del gruppo, inoltre, con la telecamera nascosta si riprende anche altro: molti dei partecipanti non condividono, con commenti pesanti, la scelta del candidato sindaco della coalizione, Luca Bernardo.
Volano, nello stereotipo neofascista, battute su negri, ebrei, migranti e riferimenti al discorso di Hitler alla birreria di Monaco di Hitler, oltre a commenti sessisti. E c’è anche un momento in cui si prende in giro Paolo Berizzi, giornalista sotto scorta perché minacciato dai neonazisti.
La telecamera nascosta riprende poi Lavarini, che sostiene, senza fare nomi nè circostanze, di essere parte di “un gruppo trasversale, diciamo esoterico, dove ci sono diversi massoni. Poi c’è tutto un filone di ammiratori di Hitler, in più abbiamo un nostro informale servizio di informazioni e sicurezza, abbiamo una rete di ex militari”.
Un’organizzazione trasversale ai partiti sostiene: “Noi abbiamo contatti politici all’interno del centrodestra, non solo nella Lega ma anche in Fratelli d’Italia e persino Forza Italia”.
“Tanto rumore per nulla, tanto fumo e niente arrosto. Solo battute, millanterie e goliardate da bar” ha detto Lavarini commentando il filmato.
Ma Fidanza ha reso noto: “Ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali”.
“Voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito – ha aggiunto l’eurodeputato – che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari” e che “non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita”.
Dal canto suo Giorgia Meloni, leader di FdI – oggi a Vittoria, nel Ragusano, per un comizio per sostenere Salvo Sallemi, candidato a sindaco della città – ha chiesto “ufficialmente a Fanpage di darmi il girato di questi tre anni: non ho problemi a rispondere, ma non chiedetemi di valutare un dirigente sulla base di un video montato da voi e curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto”.
“Nel nostro movimento – ha aggiunto – non c’è alcuno spazio per atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo, per il paranazismo da operetta o per rapporti con ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell’onestà”.
Fabio Rampelli, deputato di Fdi e vicepresidente della Camera, in un’intervista a Repubblica, ha detto: “se dovesse esser confermato quel che abbiamo visto a ‘Piazzapulita’ agiremo. Noi non abbiamo mai avuto a che fare con nazisti, razzisti, li abbiamo sempre cacciati a pedate (…) Conosco Fidanza e sono trasecolato. È un ragazzo che non ha mai avuto derive di questo tipo”.
Ma Rampelli è più propenso a pensare che si tratti di un complotto: “Credo ci sia un desiderio di fermare una crescita di Fdi scritta nelle stelle”.
E su twitter la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, ha scritto, commentando la vicenda, “Non può esserci spazio nei partiti dell’arco costituzionale per chi fa il saluto romano, inneggia a Hitler e insulta neri e ebrei. Nell’Italia che promulgò le leggi razziste, come le ha definite giustamente Draghi, non ci possono essere ambiguità su questo”.