Lombardia ricicla, noi accumuliamo - QdS

Lombardia ricicla, noi accumuliamo

Lombardia ricicla, noi accumuliamo

venerdì 22 Gennaio 2010

Ambiente. Raccolta Rsu confronto sui costi.
Il servizio. Raccolta dei rifiuti: non passa giorno che le cronache restino senza registrare emergenze nei tre angoli della Sicilia. Ato e Comuni sono da tempo in difficoltà, per ragioni economiche.
I costi. Sono proprio i costi a non andare. Nel confronto, si scopre che la Lombardia ha un numero di abitanti quasi doppio a quello dell’Isola, ma, grazie al sistema della differenziata, riesce a spendere molto meno

PALERMO – Conclusa la fase del periodo commissariale, consumata l’era dell’Arra, adesso è ora di riaprire una nuova pagine del sistema di gestione dei rifiuti siciliano.
Dagli ultimi dati sul sistema di gestione, si evince che le cifre sono ancora troppo elevate soprattutto in rapporto ad altre Regioni, come la Lombardia, dove lo stato elevato di raccolta differenziata e la percentuale di frazione incenerita permettono di attivare economie di scala che consentono risparmi notevoli. La Sicilia, infatti, qualora riuscisse a raggiungere i medesimi costi della Regione di Formigoni potrebbe risparmiare il 20% dell’attuale costo annuale.
 
Da una parte c’è l’Italia che viaggia a ritmi serrati verso i livelli europei del sistema di raccolta di rifiuti: secondo gli ultimi dati Conai, la penisola ha superato dell’8% gli obiettivi di legge sul recupero e riciclo. E dall’altra c’è invece una Sicilia, che latita nei meandri più oscuri della classifica nazionale, riuscendo nel miracolo di coniugare servizi pessimi, malandata gestione finanziaria, e costi amministrativi tra i più elevati d’Italia.
Una corsa continua al ribasso che sei anni di commissariamento, 209 milioni di euro spesi solo in quel periodo, non sono riusciti a impedire che crollasse sempre più giù. Basta pensare che, secondo una stima di massima, i costi e le modalità di gestione della Lombardia nell’Isola porterebbero all’abbattimento del 20% dei costi.
La Sicilia, secondo quanto riporta l’ultimo rapporto Ispra, a fronte di una copertura dei comuni campione pari a 36,9% e 42%, ha un costo di 132,61 Euro/abitante per anno, valore più elevato dopo Liguria e Sardegna. I proventi sono invece pari a 111,97 Euro/ab.per anno, un risultato che non favorisce certo l’equilibrio del sistema. Ne risulta infatti che la copertura dei costi è pari all’84,4%, oltre dieci punti percentuali in meno della Lombardia dove il valore è di 94,4% con 100,06 euro/ab. per anno di costi e 94,46 euro/ab. per anno di proventi.
Il dato interessante, in termini di costi del servizio, deriva dal fatto che in Sicilia su 202 comuni campionati, in ben 114 si effettua il servizio di raccolta per 6 giorni su 7, mentre in Lombardia questo servizio avviene solo in 46 comuni, mentre una buona parte, 93 comuni, viene servita con un servizio di un giorno a settimana. Il dato è particolarmente significativo, in quanto, all’interno della scomposizione del costo del servizio integrato dei rifiuti il valore più alto in assoluto è rappresentato proprio dal servizio trasporto e raccolta (Crtab) che è pari a 47,78 euro/ab. per anno, la cifra più elevata in assoluto tra le regioni italiane, cui viene aggiunto un misero 7,78 euro/ab. per anno per il trasporto della differenziata, segnale inevitabile del tracollo isolano del settore, mentre in Lombardia la stessa voce costa 16,91 euro/ab. per anno e 19,38 euro/ab.per anno anno per la frazione differenziata.
In Lombardia gestiscono, allora, quantità di rifiuti maggiore? Niente affatto. La Lombardia spende meno, ma gestisce una quota di rifiuti nettamente superiore, cioè 4.932.260 tonnellate contro 2.695.198 che se ne producono in Sicilia. Ma quanto costa in fin dei conti gestire un chilogrammo di rifiuto? Nell’isola i costi sono salatissimi a partire dai trasporti esorbitanti, 9,16 Eurocent/kg, quasi il doppio della Lombardia, e 16,91 Eurocent/kg per la frazione differenziata, contro 8,49 Eurocent/kg della regione di Formigoni.
Pessimo risultato anche nella raccolta differenziata, che la legge, articolo 205 del D. Lgs 152/2006 e la legge 27 dicembre 2006 n.206, fissa al 45% per il 2008, 50% al 2009, 60% al 2010 e 65% al 2012. Nel 2007 la Sicilia era ancora ferma al 6,1%, penultimo dato italiano, mentre la Lombardia arriva fino al 44,5%. Proprio questo dato “dovuto all’effetto del mancato conseguimento di economie di scala nella gestione delle raccolte differenziate a causa della bassa percentuale di raccolta differenziata realizzata dai comuni del campione in esame” fa realizzare in Sicilia un costo medio complessivo per la differenziata (Cgdab) elevatissimo pari a 17,59 Eurocent/kg contro 12,29 Eurocent/kg della Lombardia.
Quanto potrebbe risparmiare l’isola con una gestione di rifiuti simile a quella lombarda? Facendo una stima di massima e utilizzando i dati siciliani in rapporto ai costi lombardi euro cent/Kg, l’isola passerebbe da un costo di gestione di 511.783.000 di euro a 370.167.000 di euro, abbattendo i costi almeno del 20%. I costi complessivi sono 697.497.000 di euro della Sicilia all’anno contro 1.100.580.000 di euro della Lombardia, visto che quest’ultima spende molto di più per la frazione differenziata che nell’isola è  ancora troppo esigua per incidere.

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