Accorgimenti indispensabili per rendere il servizio più adatto alle esigenze dei potenziali passeggeri. Chiesta l’istituzione di un tavolo tecnico per discutere e risolvere le criticità in atto
MESSINA – Un servizio che non riesce a decollare. La Metroferrovia Messina-Giampilieri non è ancora parte di quel sistema di mobilità sostenibile auspicato e l’integrazione bus–treno è soltanto commerciale.
L’utenza non conosce le nuove opportunità, che si fermano però al piano tariffario agevolato per un servizio che solo per tre mesi ha usufruito di più treni e delle coincidenze che è stato possibile attivare con bus e tram. Adesso sul sito di Trenitalia risultano solo sette corse invece delle dodici attivate a giugno, non c’è stata una campagna pubblicitaria incisiva, visti i limiti del servizio, e le fermate in condizioni più critiche sono ancora in fase di riqualificazione.
Per Franco De Domenico, segretario cittadino del Pd, “tra Regione, Comune-Atm e Ferrovie è una bella gara allo scaricabarile di responsabilità per coprire l’incapacità di trovare soluzioni condivise per scelte minimali. Le risorse del biglietto unico furono individuate dal sottoscritto, attraverso un ordine del giorno all’Ars, fatto proprio dal Governo regionale, da allora sono passati due anni di chiacchiere e passerelle”.
Trenitalia, che gestisce l’infrastruttura sfruttando il doppio binario di Rfi per 16 km, aveva predisposto la prevendita del biglietto integrato treno-bus e Fs ha varato la nuova tariffa regionale con prezzi speciali validi solo nella tratta Messina-Giampilieri: il biglietto di corsa semplice solo treno a 1,50 euro (al posto di 2,50), il biglietto integrato treno più bus-tram valido cento minuti a 2 euro.
“Gli orari di Trenitalia non sono adatti alle necessità dell’utenza – ha sottolineato Michele Barresi segretario di UilTrasporti – dovrebbe essere rimodulato e i bus di Atm, specie dai villaggi, non arrivano alle fermate di Metroferrovia, quindi è stato fatto un buon passo avanti sull’integrazione commerciale ma non dal punto di vista del servizio, neppure una campagna pubblicitaria. L’utenza non conosce la possibilità di usare un biglietto integrato, che poi non essendoci un servizio adeguato non stupisce. Oggi mi risultano solo sette corse di Metroferrovia. Ne erano state messe a giugno altre cinque ed erano dodici. Non ci sono comunicazioni ufficiali da parte di FS, però se si guarda l’orario risulta una riduzione che si diceva doveva essere scongiurata”.
Il servizio avrebbe dato un grande sollievo alla trafficata Zona Sud, dove tutte le mattine si registrano file chilometriche, e alla mobilità di migliaia di lavoratori e studenti, offrendo maggiori alternative. “Sul fronte dell’affluenza dei viaggiatori – ha aggiunto Barresi – temiamo che in questi mesi non si sia riscontrato un incremento nell’utilizzo del servizio e in questo senso sarebbe utile capire da Atm Spa e Trenitalia quanti siano i biglietti integrati venduti in questa prima fase. Di certo occorre non sprecare l’occasione di un’ottima integrazione tariffaria già avviata e per questo chiediamo all’assessore Salvatore Mondello di farsi promotore di un tavolo tecnico tra le parti che solleciti Atm Spa e Trenitalia a predisporre piani esercizio integrati tra loro con maggiori corse treno e bus, coordinando gli orari con le reali esigenze dell’utenza”.
Dal canto suo, il presidente di Atm SpA Pippo Campagna si era impegnato a maggio a garantire il maggior numero di coincidenze possibili, “già con lo shuttle – aveva detto – che ha una frequenza di 15 minuti, c’è un raccordo. Ovviamente questo per tutte quelle fermate dove sarà possibile, perché molte sono decentrate rispetto alle direttrici principali”.
Senza un incremento di corse di Trenitalia, però, non si possono programmare le coincidenze con bus e tram. Per Campagna, “se c’è un treno ogni due ore non posso fare arrivare un autobus 15 minuti prima e farlo aspettare altri 15 minuti, se c’è un treno ogni 5/10 minuti invece è facile garantire la coincidenza. La Regione e Trenitalia devono mettere risorse, fare gli investimenti”.
Non sono poi ancora completate le opere di manutenzione nei posteggi e nei servizi a supporto delle stazioni FS interessate. In pessime condizioni è la stazione di Contesse e il sottopasso, sporco e buio, continua ad essere inadeguato.