Il medico scrisse su fb: "una mitomane pronta a tutto" e che "la morte di suo fratello si è rivelata essere una gallina dalle uova d'oro per lei e la sua famiglia"
Scrisse su Facebook commenti offensivi sulla sorella di Stefano Scrisse su Facebook che Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, il ragazzo morto in seguito al pestaggio di alcuni carabinieri dopo l’arresto, era “una mitomane pronta a tutto” e che “la morte di suo fratello si è rivelata essere una gallina dalle uova d’oro per lei e la sua famiglia”.
Oggi Giuseppe Buraschi, medico di base di Tamara a Copparo, nel Ferrarese, è stato condannato in Tribunale a Ferrara, per diffamazione dal giudice Migliorelli che ha accolto la richiesta della famiglia Cucchi, rappresentata dall’avvocato Fabio Anselmo: pena di 1.220 euro di multa, più pena accessoria 10mila euro di provvisionale in favore della famiglia Cucchi, più altri 8.000 di spese legali.
Ma per arrivare a questo, Ilaria Cucchi ha dovuto, anche in questo caso, reclamare giustizia: perché la procura (il procuratore capo Garau) aveva archiviato quelle frasi ritenendole non diffamatorie, la Cucchi si era opposta all’archiviazione e poi il gip Negri aveva deciso l’imputazione coatta. Oggi la condanna. Buraschi: scrisse quelle frasi a commento ad un articolo su Ilaria Cucchi pubblicato sul profilo Facebook di Stefano Paoloni, segretario del Sap.
In seguito all’archiviazione della procura, Ilaria Cucchi scrisse anche al procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, per rivedere quella decisione.
Oggi la sentenza che l’avvocato Anselmo commenta cosi “Ai processi noi abbiano parlato con i fatti, e alla fine due giudici hanno ritenuto non solo che queste parole non meritassero l’archiviazione, ma le ha associate a insulti e denigrazione: evidentemente avevamo ragione a opporci alle conclusioni della procura. Dopo la nostra denuncia a Buraschi gli venne espressa solidarietà dal segretario del Sap, Paoloni: valuteremo se attivare una azione anche contro di lui”.