Case popolari: forti disagi per gli abitanti, che temono le conseguenze di un eventuale nubifragio. Fogne ripulite, ma secondo i condomini il problema non sarebbe stato risolto
MESSINA – Lo scorso 6 Novembre sulle pagine del QdS ci siamo occupati di edilizia popolare, con particolare riferimento agli edifici di contrada Cavalieri, a Zafferia. Costruite laddove sorgeva una falda acquifera, queste palazzine, consegnate due anni or sono, manifestano chiari segni di logorio. Già alla consegna dei primi due stabili si verificarono delle infiltrazioni all’interno dei cavi di fondazione degli edifici. I residenti, ancora oggi, ritengono possa trattarsi della falda acquifera e temono il logorio delle fondamenta. I cavi di fondazione della terza palazzina (quella consegnata lo scorso anno, nel mese di maggio) si sono recentemente riempiti di melma e liquami provenienti dagli scarichi fognari, a causa di un difetto nei pozzetti. Come anticipato dall’ing. Raffaele Aliberto, funzionario dell’Iacp, l’azienda costruttrice ha effettuato l’espurgo; ma i residenti temono che, ancora una volta, non si tratterà di un intervento risolutivo.
Recentemente, un condomino che preferisce restare nell’anonimato ci ha confidato che “secondo fonti autorevoli, si sarebbe verificato l’assestamento della palazzina, quindi potrebbero essersi logorati dei tubi”. Qualora questa affermazione corrispondesse al vero, il problema dei liquami continuerebbe a persistere. Durante il nostro sopralluogo, prima che l’espurgo venisse effettuato, avevamo percepito un forte tanfo e notato frotte di zanzare. Lo stesso condomino ci aveva raccontato i disagi vissuti dalla propria famiglia, costretta ad inalare strane esalazioni provenienti dalla rubinetteria.
A fronte di queste problematiche, nessuno, secondo le nostre fonti, vorrebbe pagare le spese condominiali: “Ci hanno fatto trasferire in questa zona rapidamente – ci racconta il condomino – ed ora siamo costretti a subire questi disagi”. Disagi che, nelle ultime settimane, sono stati alimentati dai recenti acquazzoni e dalle successive infiltrazioni. Già durante il nostro sopralluogo insieme con il consigliere comunale di Risorgimento messinese, Antonino Carreri, avevamo constatato diversi danni all’interno degli alloggi agli ultimi piani. Nella terrazza la pavimentazione è stata completata solo mediante una gomma liquida posta a copertura delle fessure. Mentre il dislivello dei cortili e il cattivo funzionamento dei pozzetti ha più volte causato l’allagamento dei locali condominiali. Tracce di umidità si rilevano, infatti, persino all’altezza dei contatori.
Intervistato in occasione del servizio pubblicato lo scorso 6 Novembre, l’ing. Raffaele Aliberto, funzionario dell’Istituto Autonomo Case Popolari e responsabile unico del procedimento, ci aveva fornito il suo parere: “La falda acquifera rappresenta un falso problema perché il sito, nonostante persista un problema di natura geologica, è stato adeguato all’esigenza abitativa mediante la bonifica dei pozzi e il drenaggio delle acque.” Intanto, nonostante le rassicurazioni, i residenti ci dicono di temere che altri nubifragi possano causare ulteriori disagi. Come dimostrano le fotografie scattate durante il nostro sopralluogo, i muri di contenimento a protezione delle palazzine sono logorati. Il fango alimentato dalla recenti piogge e proveniente dalla vicina collina ha trapassato in alcuni punti la palificazione.