Secondo l'accusa, Giovanni avrebbe ucciso nella loro villetta di San Giovanni La Punta la sorella colpendola anche alla gola con un coltello da caccia
Si terrà domani, nella casa
circondariale Piazza Lanza, davanti al Gip di Catania l’interrogatorio per la
convalida del fermo di Giovanni Francesco Di Prima, il 22enne, accusato
dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della sorella Lucrezia, di 37
anni.
Il provvedimento restrittivo è stato
eseguito due giorni fa dai carabinieri della stazione di San Giovanni La Punta
e del comando provinciale di Catania. Sempre domani è prevista l’autopsia
disposta dalla Procura distrettuale etnea.
Secondo l’accusa, Giovanni, come il 22enne era chiamato da familiari e amici, tre giorni fa avrebbe ucciso nella loro villetta di San Giovanni La Punta la sorella colpendola anche alla gola con un coltello da caccia.
L’arma è stata trovata dai militari dell’Arma in un garage, dove il giovane l’aveva nascosta dopo averla ripulita, ma, sembra, non bene, tanto che sarebbero state trovate tracce di sangue.
Poi avrebbe avvolto il corpo con sacchi di plastica neri portandolo con la sua auto nelle campagne di Nicolosi, dove lo ha fatto trovare dopo avere confessato il delitto ai carabinieri. Il delitto è stato commesso quando i due fratelli erano soli a casa: i genitori erano a una gita. La scomparsa della donna era stata denunciata ai carabinieri.