Si evolve il ruolo della Corte dei Conti - QdS

Si evolve il ruolo della Corte dei Conti

Si evolve il ruolo della Corte dei Conti

sabato 14 Novembre 2009

A quasi un anno dal convegno, la pubblicazione degli atti sui sessant’anni della magistratura contabile siciliana. Nell’Isola già attivate le relazioni al Parlamento sull’andamento della Finanza pubblica

PALERMO – Il volume che raccoglie gli atti del convegno denominato “Sessant’anni di Corte dei Conti in Sicilia: profili evolutivi delle sue funzioni”, è stato presentato ieri mattina nel contesto di un incontro di studio svoltosi nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni. Il convegno, che nel dicembre 2008 si era articolato nell’arco di due giornate, in occasione delle celebrazioni per i 60 anni della Corte dei conti nell’isola, aveva visto la presenza di numerosi relatori che avevano affrontato diverse questioni, tra le quali: i cambiamenti della responsabilità amministrativa, le nuove forme sanzionatorie, i percorsi di razionalizzazione, l’adozione di misure correttive da parte delle amministrazioni, il controllo sulla gestione e la vigilanza negli enti locali.
In particolare erano stati approfonditi gli argomenti relativi alle indagini condotte dalla sezione di Controllo di Palermo, soprattutto sugli adempimenti degli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione europea e le deliberazioni in materia di affidamenti a società partecipate operanti a livello regionale.
Ai lavori di ieri erano presenti, tra gli altri, il presidente della Sezione di controllo Rita Arrigoni ed il suo predecessore, Maurizio Meloni (rimasto in carica fino al marzo scorso), ed inoltre: Guido Corso ordinario di diritto amministrativo all’Università di Roma Tre; il senatore Andrea Manzella componente del Consiglio di presidenza della Corte; Andrea Parlato docente di diritto finanziario all’ateneo di Palermo e Giuseppe Verde docente di diritto costituzionale nonché preside della facoltà di giurisprudenza dell’università del capoluogo siciliano. In sala, oltre a parecchi magistrati, c’erano anche vari oratori che a dicembre avevano effettuato accurate osservazioni aventi tra l’altro come oggetto la legge 20 del 1994 (che ha spostato le verifiche dall’esame dei singoli atti delle amministrazioni statali a quello sull’attività amministrativa) e l’articolo 1 della legge finanziaria del 2006 (che ha previsto radicali innovazioni in materia di controllo e giurisdizione).
Gli atti che sono stati esposti ieri hanno anche illustrato le più considerevoli trasformazioni delle funzioni della Corte dei conti in Sicilia, sia in ambito di controllo che giurisdizionale, sotto l’aspetto dottrinario e legislativo nonché le testimonianze di autorevoli rappresentanti delle istituzioni verso cui è indirizzata l’attività della Corte.
Nel suo intervento Maurizio Meloni ha sottolineato la straordinaria importanza della Corte dei conti che in Sicilia, unica regione italiana, opera attraverso cinque uffici: la sezione di controllo, la sezione giurisdizionale, la procura regionale, la sezione d’appello e la procura presso la sezione d’appello. Meloni ha pure reso noto che il prossimo anno, a livello nazionale, i magistrati contabili intendono presentare al Parlamento uno speciale rapporto (anticipato rispetto alla consueta scadenza di giugno) in cui sarà tracciato un bilancio sull’andamento del coordinamento della finanza pubblica.

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