Insieme alla somministrazione del siero anti Covid, ha preso il via questa settimana il programma di immunizzazione antinfluenzale avviata dall’Asp su tutto il territorio fino al 28 febbraio
AGRIGENTO – Le vaccinazioni sul territorio raddoppiano.
Insieme alla somministrazione del siero anti Covid-19 già in corso, infatti, ha preso il via proprio questa settimana la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale, per la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, avviata dall’Azienda sanitaria provinciale.
Le vaccinazioni vengono effettuate su tutto il territorio Asp presso gli studi dei medici di famiglia e nei centri vaccinali aziendali.
I medici di medicina generale hanno già ricevuto i primi quantitativi di vaccino per le persone di età pari o superiore ai sessantacinque anni e, progressivamente, riceveranno anche le successive forniture di vaccino per tutti gli under sessantacinque che ne hanno diritto.
Il programma di vaccinazione è rivolto anche ai bambini a partire dai sei mesi di età, ai soggetti con patologie a rischio di ogni età, alle persone ricoverate in strutture per lungodegenti, ai familiari di persone ad alto rischio, ai soggetti appartenenti alle categorie di pubblico interesse collettivo, agli operatori sanitari e di assistenza e al personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come i veterinari e gli addetti agli allevamenti e ai macelli), alle donne a qualsiasi trimestre di gravidanza, ai donatori di sangue.
“In co-somministrazione con l’antinfluenzale – hanno sottolineato dall’Asp – è offerto il vaccino anti-pneumococcico (per la prevenzione di patologie quali otiti, polmoniti, bronchiti, meningiti, etc..) ed anti-zoster secondo le modalità previste dal decreto emanato dell’Assessorato regionale alla salute n.999/2021 relativamente alla campagna 2021/2022”.
Il periodo indicato per la somministrazione del vaccino antinfluenzale stagionale va dal 25 ottobre 2021 al 28 febbraio 2022 e ciò per poter garantire livelli efficaci di copertura anticorpali nel tempo, dal momento che i virus dell’influenza raggiungono l’apice della diffusione nella nostra regione tra dicembre e marzo.
“La trasmissione interumana – hanno spiegato i vertici sanitari della provincia – si può verificare per via aerea attraverso gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce e anche attraverso le mani contaminate da secrezioni respiratorie. Il Servizio di Epidemiologia Asp ricorda che per limitare la diffusione dell’influenza è necessaria oltre che una buona igiene delle mani, anche coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce. Qualora se ne presentasse la necessità resta raccomandato l’isolamento a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale, e il ricorso al consiglio dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta”.