Lega, avanti con il sovranismo in Ue, Giorgetti in minoranza - QdS

Lega, avanti con il sovranismo in Ue, Giorgetti in minoranza

Lega, avanti con il sovranismo in Ue, Giorgetti in minoranza

venerdì 05 Novembre 2021

Ieri fiducia unanime a Salvini in Consiglio federale, ma la sensazione è che si tratti di una tregua armata. Il capo del Carroccio ha ribadito la linea per creare una destra Ue con Orban e Morawiecki

Il Consiglio federale ha votato “all’unanimità la condivisione della linea politica, affidando mandato pieno al segretario Salvini sulla via della Lega nazionale”.

Il Consiglio non è stata dunque la resa dei conti annunciata tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, dopo giorni di tensioni.

“Ascolto tutti e decido, come sono solito fare sempre” aveva detto Salvini arrivando ieri sera al vertice, dov’è andato in scena lo scontro con il ministro del Carroccio Giancarlo Giorgetti, che vuole rompere con i sovranisti europei mentre il leader sta lavorando con Orban e Morawiecki per creare un gruppo unico delle destre Ue.

La prima ora Salvini ha parlato ribadendo agenda e priorità del partito, a cominciare dal taglio delle tasse (“nove miliardi per regalare redditi di cittadinanza a furbi ed evasori non è rispettoso per chi fatica e lavora, interverremo in Aula per dirottare sul taglio delle tasse una parte di quei miliardi”).

Il Consiglio federale, protrattosi per oltre quattro ore, alla fine ha rinnovato la fiducia al Segretario e alla sua linea.

“La Lega è una – ha detto Giorgetti – , è la casa di tutti noi e Salvini ne è il segretario. Ha ascoltato tutti, anch’io ho espresso le mie idee. Saprà fare sintesi, porterà avanti la linea”.

Mentre Giorgetti parlava, fonti della Lega si affrettavano a far saper che “tutti coloro che stanno intervenendo ribadiscono totale fiducia nell’attività, nella visione e nella strategia del segretario Salvini”.

Nessuno, insomma, ha voluto intestarsi fratture profonde, a cominciare da Giorgetti, ma si tratta di una tregua armata.

Quanto alla linea europea, è quella sovranista, con buona pace del suo vice Giorgetti: “Il Ppe non è mai stato così debole, è impensabile entrare nel partito popolare anche perché è subalterno alla sinistra. E noi siamo alternativi alla sinistra”.

Tutto in linea con quelle inchiesta di Report dello scorso anno che parlavano di un collegamento molto stretto tra la Lega, gruppi neofascisti, cattolici integralisti, oligarchi russi, suprematisti bianchi e, appunto, sovranisti antieuropeisti.

“Procediamo – ha aggiunto Salvini – con l’unità del centrodestra: la Lega vanta più di 100mila iscritti e più di 800 sindaci”.

Poi l’assicurazione finale: “La visione della Lega è vincente, ne sono convinto”.

Infine, sull’idea di Giorgetti di un capo dello Stato-premier, il presidente della Camera Roberto Fico ha ribadito che l’Italia è “una democrazia parlamentare”.

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