Le iniziative del social network “40xCatania” e un consiglio itinerante della II municipalità. Due anni fa il sequestro del parcheggio. La proposta: modificare il progetto
CATANIA – Piazza Europa ritorni ai cittadini. Nei giorni scorsi, in concomitanza con l’apertura del processo per abuso d’ufficio aggravato e continuato che vede imputato, tra gli altri, l’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, i numerosi iscritti al social network “40xCatania” avevano manifestato con performance e azioni simboliche, per richiamare la politica al principio di responsabilità e per invitare i cittadini a non rimanere più immobili davanti agli strappi che la città etnea continuamente subisce.
Una volontà di risveglio delle coscienze che qualcosa in effetti ha mosso. I rappresentanti della seconda municipalità, di cui la piazza, ex salotto sul mare di Catania, fa parte, nei giorni scorsi hanno svolto un consiglio itinerante proprio nell’area, di cui oggi rimane un enorme baratro, per chiedere all’amministrazione comunale di modificare il progetto originario, secondo il quale anche l’area in superficie dovrebbe diventare un parcheggio.
“Vogliamo che si passi dalla protesta alla proposta – spiega Alessandro Condorelli, presidente della municipalità. Lo scempio di quella che era una splendida piazza – continua – deve avere fine e l’area deve tornare ad essere patrimonio di tutti, trasformandosi in un giardino e tornando a essere della città”.
Una vicenda, quella di Piazza Europa, da quattro anni diventata un immenso buco, una terrazza sul mare da cui, da tempo ormai il mare non si scorge più, che inizia a coinvolgere più parti della società, anche i rappresentanti di quartiere che dovrebbero essere i più vicini ai cittadini.
“Siamo soddisfatti – afferma Simone Distefano, tra i fondatori di “40xCatania” – perché le persone, cittadini e politici, hanno accolto la nostra richiesta di dialogo, di impegno, di mobilitazione. Mobilitazione che – annunciano i rappresentanti del social network – nei prossimi giorni proseguirà con azioni più eclatanti, per coinvolgere e risvegliare chi ancora sembra “dormire”.
Il prossimo 21 luglio, quando riprenderà il processo, due richieste verranno avanzate da “40xCatania”: individuare due cancellieri che si occupino esclusivamente di ricevere gli atti relativi al procedimento e individuare due ufficiali giudiziari che verifichino il buon fine delle notifiche. Questo, per evitare che le lungaggini processuali, gli errori procedurali e quant’altro, dilatino i tempi, risparmiando i responsabili e lasciando che la piazza rimanga così: un enorme voragine.
Sentinelle a fuoco. ‘Avvertimenti’ contro le azioni dimostrative
CATANIA – A testimoniare l’efficacia delle azioni dimostrative dei giorni scorsi, come purtroppo spesso accade da queste parti, un “avvertimento” contro il network “40xCatania”.
Venerdì scorso, infatti, ignoti hanno dato fuoco alle istallazioni – sentinelle che i rappresentanti avevano simbolicamente lasciato a guardia di Piazza Europa. In attesa delle indagini della Digos, molti le attestazioni di solidarietà.
“Un atto vandalico – affermano i rappresentanti della Cgil etnea in un comunicato – che impone che la città tutta reagisca ed esprima sdegno contro l’ennesima dimostrazione di una sottoscultura che sceglie il degrado e l’illegalità. Occorre isolare chi contrappone la violenza alla partecipazione ed alla cura dei beni comuni. La Cgil di Catania esprime solidarietà al network “40 X Catania” e continuerà a sostenere tutte quelle iniziative che rimettano al centro la rinascita e la dignità della città”.