In un’intervista ad un quotidiano on line ieri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Sicilia, Sud e occupazione hanno bisogno di una voce forte
PALERMO – Sicilia, Sud, occupazione. Questi i punti più importanti per un Partito del Sud, la cui costituzione, alcuni giorni fa, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianfranco Miccichè, ha definito come inevitabile.
Ieri Miccichè in un intervista al quotidiano on line “Affari.it”, tornando a parlare del Partito del Sud: “Il Partito del Sud lo vuole la gente del Sud. Il mio obiettivo e quello di Lombardo è di riportare in prima fila la questione meridionale”.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Miccichè nega che si tratti di un’utopia ed è invidioso della Lega, per quello che Bossi è riuscito a fare al Nord. E Berlusconi? chiede il quotidiano on line, nell’intervista di Stefano Golfari. “Berlusconi ha capito e ci appoggia- risponde Miccichè – Ha già capito, come sempre prima degli altri, che la nostra non è un’avventura ma invece una nuova apertura strutturale per la politica italiana, che metterà a posto tante storture, darà nuovo vigore a territori che si sentono abbandonati dalla politica del fare”.
Rispetto alla crisi in seno ai partiti, Miccichè riconosce che non è solo interna al Pd ma il problema della coesione è pure in seno al Pdl che ha tre coordinatori nazionali, quando ne basterebbe uno.
Corre voce dell’intenzione di costituire all’interno di Camera e Senato rispettivamente i gruppi parlamentari del Partito del Sud con parlamentari Pdl, dunque un Pdl del Sud. Partito costola del Pdl, paragonabile all’Unione Cristiano-Sociale in Baviera (Csu, in tedesco Christlich-Soziale Union in Bayern), il partito politico cristiano democratico tedesco presente esclusivamente in Baviera, che si ricollega, però, alla Cdu presente in tutti gli stati della Germania.
La possibilità di costituire i gruppi parlamentari deriverebbe dall’articolo 67 della Costituzione “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Articolo che garantisce la libertà più assoluta ai membri del Parlamento italiano eletti alle camere dei deputati e dei senatori: ogni singolo parlamentare non è vincolato da alcun mandato né verso il partito con cui si è candidato, né verso gli elettori che, votandolo, gli hanno permesso di essere eletto ad una delle Camere.
Attento Bossi, anche il Sud ha il suo partito.