Truffa dietro rincari bollette, 22 arresti tra Italia e Germania - QdS

Truffa dietro rincari bollette, 22 arresti tra Italia e Germania

Truffa dietro rincari bollette, 22 arresti tra Italia e Germania

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martedì 23 Novembre 2021

Una maxi truffa nel settore energetico che generava il rincaro delle bollette è stata scoperta dalla Guardia di Finanza., sequestrati beni per 41 milioni di euro

Una truffa nel settore dell’energia e dei carburanti ha generato il rincaro delle bollette. Lo hanno scoperto i militari della Guardia di finanza di Aosta.

Oggi le Fiamme gialle hanno eseguito un`ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Torino, nei confronti di 17 persone indagate per associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio.

Si tratta di una operazione internazionale che, grazie al coordinamento dell`Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria – Eurojust, è stata sviluppata in stretta sinergia con le autorità tedesche con la costituzione di una squadra investigativa comune tra la Procura della Repubblica di Aosta e quella di Duisburg.

Arresti, perquisizioni e sequestri in Italia e Germania

Questa mattina la Polizia Criminale di Duisburg ha eseguito, in parallelo alla Guardia di Finanza italiana, 5 arresti nei confronti di un italiano che vive in Svizzera e di 4 tedeschi, uno dei quali domiciliato nella provincia di Catania. Tutti rispondono dell`accusa di riciclaggio.

Insieme agli arresti sono state eseguite decine di perquisizioni e sequestri di conti correnti, disponibilità finanziarie, immobili e criptovalute, sino alla concorrenza del valore di 41 milioni di euro, ovvero l`equivalente delle somme ottenute con la truffa posta in essere e di quelle riciclate.

Come si è articolata la maxi truffa

In totale, per realizzare la truffa, son stati presentati 95 falsi progetti riguardanti lavori mai effettuati (prevalentemente sostituzione di caldaie, coibentazione di pareti, cappotti termici) su immobili realmente esistenti sul territorio nazionale che, insieme a ditte e persone inconsapevoli, sono stati sistematicamente individuati attraverso semplici ricerche sul web.

Dei proventi illeciti, ammontanti a oltre 27 milioni di euro, 14 milioni sono stati oggetto di riciclaggio attraverso un collaudato sistema di false fatturazioni tra le otto E.S.Co. e numerose società italiane ed estere compiacenti, ovvero costituite ad hoc.

Il denaro, di volta in volta rapidamente bonificato su conti aperti in Albania, Bulgaria, Germania, Liechtenstein, Malta, Principato di Monaco, Slovenia, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Ungheria, rientrava in Italia in contanti, attraverso corrieri, per poi essere reinvestito in strumenti finanziari, criptovalute ed immobili di lusso tra cui due ville ad Ischia e Ventotene.

I soggetti indagati per attività di riciclaggio del denaro, tutti colpiti dalla misura della custodia cautelare in carcere, risiedono nelle province di Torino, Brescia, Napoli, Salerno, Foggia e Barletta-Andria-Trani; tra loro figurano anche un commercialista e un dipendente di un istituto bancario mentre altri due corrieri di denaro contante, anche loro arrestati per riciclaggio, percepivano il Reddito di Cittadinanza. (Askanews)

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