Natale, calo degli acquisti, sui regali pesano le bollette - QdS

Natale, calo degli acquisti, sui regali pesano le bollette

Natale, calo degli acquisti, sui regali pesano le bollette

sabato 04 Dicembre 2021

Confcommercio, "Abbassare le tasse". Polemiche per il no dei partiti di destra e di Iv al contributo di solidarietà. Sindacati per lo sciopero generale, critica Confindustria. Fitch promuove l'Italia

Quest’anno per i regali di Natale ogni italiano spenderà 158 euro rispetto ai 164 dello scorso anno, -8% rispetto al 2019 e oltre il 36% in meno rispetto al 2009, nel complesso 6,9 miliardi rispetto ai 7,4 miliardi del 2020.

E l’inflazione e soprattutto i rincari delle bollette che rischiano di ridurre ulteriormente la quota di tredicesima destinata a queste spese.

E’ quanto emerge da un’analisi di Confcommercio.

“La crescita dei consumi a Natale rischia di essere fenata dai timori per la pandemia, dall’inflazione e dai costi dei consumi obbligati. Per rilanciare la fiducia occorre accelerare il previsto taglio delle tasse, a cominciare da Irpef e oneri contributivi a carico delle imprese” ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

Destra e Iv contro il contributo di solidarietà

Intanto nell’ultimo Consiglio dei ministri, è saltata l’idea di introdurre un contributo di solidarietà a carico dei redditi più alti per far fronte al rincaro delle bollette.

Contrari i partiti della destra e Italia Viva.

“Incomprensibile lo stop a Draghi dei ministri renziani”, ha commentato il Pd.

Intanto i sindacati pensano a uno sciopero generale, che però, secondo Confindustria, “In questo momento sarebbe sbagliato”.

Lo stanziamento contro il caro bollette in manovra salirà tuttavia di circa 800 milioni.

In Cdm si è discusso anche sull’ipotesi di un taglio una tantum dei contributi nel 2022, concentrato sui lavoratori sotto i trentacinquemila euro di reddito.

All’intervento sarebbe dedicato un miliardo e mezzo.

Fitch promuove l’Italia

Sul fronte economico, l’Italia è stata promossa da Fitch: l’agenzia ha alzato il rating da BBB- a BBB con outlook stabile e parla di una ripresa economica “robusta”, stimata nel 2021 al +6,2% e al 4,3% nel 2022.

Vede rosa per il Belpaese anche l’Istat: l’istituto prevede un Pil in aumento del 6,3% quest’anno, al di sopra quindi del +4,7% previsto solo in giugno.

E non è escluso che sotto l’albero di Natale ci sia come regalo “qualche decimale in più” di crescita, in quello che sarebbe un dono – ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta – per la “ritrovata
fiducia e l’ottimismo delle famiglie e delle imprese italiane”.

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