Mondo
femminile e tecnologia: su questo binomio, spesso ancora considerato inusuale,
si è incentrata la riunione di martedì 16 novembre del Rotary Club Messina,
dedicata al tema “Donne, innovazione e start-up: la nuova frontiera
dell’e-commerce”.
Dopo il
benvenuto del prefetto Claudio Scisca, è stato il vice presidente Antonino
Samiani a introdurre l’incontro «per scoprire vantaggi e svantaggi, nel breve e
lungo periodo, dell’e-commerce. Un mercato che ha avuto impulso enorme con la
pandemia e il lockdown», ha affermato prima di presentare la relatrice, la dott.
Barbara Labate.
Fondatrice e
Ceo dell’azienda ReStore, è stata tra i pionieri dell’e-commerce per la grande
distribuzione in Italia: messinese, ha conseguito un master alla Columbia
University con borsa di studio Fulbright, dal 2004 al 2010 è stata dirigente
nell’azienda milanese McKinsey e inclusa per due volte tra le 50 donne hi-tech
di maggiore ispirazione in Europa. Nel 2011 ha lanciato RisparmioSuper, app per
il confronto dei prezzi nei supermercati, e inoltre ha vinto numerosi premi
nell’ambito delle startup, tra cui la Lady Pitch Night a Parigi nel 2013.
Riceve nel 2020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il “Premio
Nazionale per l’Innovazione” della Fondazione Cotec.
«Il club è
sempre attento alle eccellenze messinesi, a condividere esperienze
professionali e umane», ha affermato il socio Alberto Sardella, promotore della
serata: «Il ruolo professionale delle donne sta cambiando in maniera netta e si
avvicinano sempre con più successo al mondo della tecnologia e delle nuove imprese.
Barbara Labate ne è una testimonianza, in un settore nuovo, ricco di
opportunità ma anche zone d’ombra».
«Facciamo
studiare alle donne anche le materie scientifiche, perché possono così accedere
a posti di lavoro nuovi. In Italia abbiamo poche laureate in questi settori»,
ha esordito la dott. Labate, lanciando subito il messaggio principale della
serata, cioè di puntare sul mondo femminile, anche se i dati attuali sono
ancora bassi: solo il 35% delle ragazze è interessato a un lavoro in area
scientifica e nei team di innovazione delle aziende il settore della protezione
dei dati è composto al 100% da uomini, e numeri simili si trovano anche nella
sicurezza online (82%), nell’area server (70%) e nella strategia digitale
(60%).
«Le donne
possono intraprendere queste carriere, sono richieste e anche ben pagate.
Bisogna far accedere le ragazze al mondo della tecnologia», ha ribadito la
relatrice, concentrandosi poi sul mondo delle startup e sulle differenze di
genere: le donne sono in crescita, ma rispetto agli uomini ricevono meno
finanziamenti, 2,5 milioni di euro contro 930 mila in media, anche se generano
più fatturato.
Proprio
l’azienda della dott. Labate, che si occupa di e-commerce per i supermercati, è
una dimostrazione, perché i dipendenti sono equamente divisi tra donne e uomini
e, in periodo di lockdown, c’è stato un netto aumento dei volumi con la
creazione di 120 nuovi posti di lavoro, soprattutto al femminile, e portato
online oltre 460 supermercati in tutta Italia. Inoltre, con la consegna tramite
furgoni elettrici, è stata garantita la tutela dell’ambiente, con un risparmio
di 900 mila chili di anidride carbonica, e il servizio online ha permesso ai
consumatori di avere oltre 500 mila ore di tempo libero, migliorando la qualità
della vita.
Un netto passo
avanti per l’Italia nel settore dell’e-commerce, anche se resta ancora indietro
rispetto ad altri paesi europei, ma la pandemia ha accelerato la nuova tendenza
e cambiato le abitudini dei consumatori e l’organizzazione dei supermercati. «L’interesse
è enorme nell’area delle consegne veloci, il quick-commerce è una rivoluzione
perché tra qualche anno usciremo solo per qualcosa di piacevole, mentre il
resto ci arriverà a casa», ha spiegato la dott. Labate, anche perché sono già
tante, e tutte straniere, le aziende che hanno scommesso sul settore. Si tratta
di operatori che possono disporre di grandi finanziamenti da parte di banche
internazionali senza preoccupazioni di bilancio: «Sono colossi che possono
permettersi di perdere soldi e stanno conquistando tutte le città. È una guerra
impari – ha concluso – c’è molto caos nel mondo dell’e-commerce e non si sa chi
vincerà».
Un settore in
forte espansione, non sempre ben regolamentato ma che ha cambiato e cambierà
ancora le abitudini di aziende, supermercati, dei consumatori e soprattutto dei
più giovani, sempre più orientati verso gli acquisti esclusivamente online.
«Una serata
piacevole e ricca di spunti», ha dichiarato il vice presidente del Rotary Club
Messina, Antonino Samiani, chiudendo la riunione con la consegna alla dott.
Barbara Labate del volume “Territorio d’aMare”.