Due donne sono estratte vive dalle macerie, Giuseppa Montana e Rosa Carmina, mentre un uomo e due donne sono morte, Pietro Carmina, Enza Zagarro e Liliana Minacori. Sono ancora 6 le persone disperse
Tre i morti e sei i dispersi mentre due donne, finora, sono state estratte vive dalle macerie delle abitazioni crollate, dopo l’esplosione ieri sera intorno alle 20.30 ha provocato il crollo di una palazzina di quattro piani.
Sono tre, al momento, i morti accertati: Pietro Carmina, Enza Zagarro e Liliana Minacori, mentre proseguono le ricerche dei dispersi.
Quattro dei sei dispersi abitavano nella stessa palazzina crollata mentre altri due, tra cui l’infermiera trentenne incinta, erano andati a trovare dei parenti. Lo ha detto il capo di gabinetto della questura di Agrigento Elisa Vaccaro facendo il punto sui soccorsi e ribadendo che al momento ci sono tre vittime accertate e due persone salvate.
Nella notte estratte vive dalle macerie due donne, Giuseppa Montana e Rosa Carmina. Ancora disperse sei persone, non ci sono minori. Quattro dei sei dispersi abitavano nella stessa palazzina crollata mentre altri due, tra cui una infermiera incinta, erano andati a trovare dei parenti.
Il procuratore di Agrigento Patronaggio ha aperto un fascicolo di inchiesta per disastro e omicidio colposo. “Ho avuto mandato dal presidente Draghi di informarlo puntualmente. Nessuno sarà lasciato solo”, ha detto sul luogo il capo della protezione civile Fabrizio Curcio. I soccorsi “sono ancora in atto – ha aggiunto – e dunque è prematura qualsiasi considerazione sulle cause. La priorità è trovare i dispersi”.
Una famiglia intera coinvolta nell’esplosione, vivi, morti e dispersi
Questi i componenti della famiglia che abitava nella palazzina crollata. Al primo piano viveva Rosa Carmina, trovata viva tra le macerie. Al secondo piano c’era la cognata, Giuseppa Montana, anche lei sopravvissuta. Al terzo erano in quattro: Angelo Carmina che risulta disperso, la moglie Enza Zagarrio che è morta, la nuora Selene Pagliarello incinta di nove mesi e il marito Giuseppe Carmina, figlio della coppia. Entrambi sono dispersi. Al quarto piano c’erano Calogero Carmina, la moglie Liliana Minacori, e il figlio Giuseppe. Liliana Minacori è stata trovata morta, il marito e il figlio, Calogero e Giuseppe Carmina, sono ancora dispersi.
Nell’altra palazzina crollata c’erano Pietro Carmina, che è morto, e Carmela Scibetta, che è dispersa.
Ancora dispersi gli altri familiari tra i quali una giovane infermiera giunta al termine della gravidanza e il marito. Domani sarebbe dovuta partire per Milano per la laurea del fratello. Straziante il dolore della madre che ripeteva «figlia mia» in attesa di notizie. Si scava ancora per cercare anche le due persone che al momento dell’esplosione si trovavano nella casa attigua.
Esplosione a Ravanusa, investita area di 10mila metri quadrati, è stata una fuga di gas
Quattro palazzine crollate e tre sventrate, un’area di 10mila metri quadrati investita da una deflagrazione fortissima: così Salvatore Cocina, direttore della protezione Civile regionale, descrive i danni provocati dall’esplosione causata da una fuga di gas.
“‘Sicuramente c’è stata una fuoriuscita di gas che ha creato una sorta di sacca di metano espansa. – ha spiegato – La forza dell’esplosione, forse innescata dall’avvio di un ascensore, potrebbe essere stata potenziata da una stufetta a gas, ma è ancora troppo presto per dirlo”.