Non solo dal medico di base: il certificato di avvenuta guarigione dal Covid può essere richiesto da qualunque intermediario e soggetti abilitati al sistema della Tessera Sanitaria. Ecco come fare
L’Ordine dei medici di Palermo informa tutti i cittadini, si legge in una nota, che il “certificato di guarigione da Covid richiesto da molti assistiti al proprio medico curante per ottenere il green pass è un servizio telematico non di esclusiva competenza dei medici di famiglia.
Il paziente che non riceve l’avviso dal Ministero della Salute, via email o sms, che la certificazione verde è disponibile per essere scaricata e ha difficoltà ad utilizzare gli strumenti digitali, munito di tessera sanitaria, può chiedere l’aiuto per registrare i dati dell’avvenuta guarigione ad un intermediario, ovvero a tutti i soggetti abilitati al sistema Ts (Tessera sanitaria)”.
Medici chiedono soldi in cambio del certificato? Non è un illecito
Vuoi il certificato di guarigione da Covid necessario per il green pass? Costa 30 euro. E’ la risposta che hanno ricevuto dai rispettivi medici di base alcuni pazienti, dopo essere risultati negativi al coronavirus, al termine della malattia. Attenzione, la richiesta di un pagamento da parte dei medici di medicina generale non è affatto un illecito. “Il certificato di guarigione non è un atto esclusivo del medico, possono farlo anche altri soggetti autorizzati. Per il medico è un’incombenza burocratica in più, soprattutto in questo periodo in cui siamo sommersi dalle richieste”, chiarisce Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo.
Palermo, medici di famiglia minacciati dai pazienti per ottenere il certificato
“Considerato che i medici di famiglia oggi sono sotto pressione oltre limite per la mole di adempimenti burocratici ben lontani dalla loro professione, chiunque tenti di estorcere con violenza un servizio che può eseguire qualunque altro soggetto accreditato al sistema Ts, sarà immediatamente segnalato alle forze dell’ordine e a tutte le altre autorità competenti”, sottolineano il presidente dell’Omceo Toti Amato, membro del direttivo nazionale Fnomceo, e il presidente dell’Albo medici Giovanni Merlino dopo avere incontrato a Villa Magnisi un folto gruppo di medici terrorizzati da alcuni pazienti, sempre più pressanti e minacciosi, che chiedono il cosiddetto “certificato di guarigione” una volta superata l’infezione.
“Compito del medico e delle Asl – aggiungono – è certificare (ovvero registrare) nella piattaforma regionale la fine dell’isolamento/quarantena, in modo da essere liberato”.