Accusati di aver trasportato circa 70 extracomunitari su un barcone di 10 metri. A bordo anche un migrante picchiato e poi morto
La polizia di Agrigento ha arrestato 6 egiziani accusati di essere gli scafisti di 70 migranti giunti a Lampedusa lo scorso 20 gennaio su un barcone sul quale si trovava anche un cadavere. Il blitz ha avuto come teatro l’hotspot di contrada Imbriacola.
L’inchiesta
L’indagine trae origine dai numerosissimi sbarchi che continuano incessanti sull’isola, nonostante le avverse condizioni meteo tipicamente invernali. Dall’inchiesta sono emersi precisi e gravi elementi a carico di sei egiziani, di età compresa tra i 32 ed i 40 anni che, in concorso tra loro, avevano trasportato nel territorio italiano più di 70 extracomunitari a bordo di un barcone di circa 10 metri.
Migrante picchiato a morte
Nei loro confronti è stato contestato anche il reato di omicidio in quanto, dopo aver costretto alcuni migranti a sistemarsi nella zona motori, nonostante uno di essi avesse manifestato il suo malessere e la volontà di salire in coperta, veniva minacciato e picchiato, nonché costretto a rimanere sottocoperta fino alla morte. Lo sbarco oggetto di indagine si è verificato il 20 gennaio 2022 ed ha riguardato migranti di varie nazionalità, prevalentemente bengalesi.
Nuovo sbarco
Nuovo sbarco intanto a Lampedusa. Ventisette migranti, tra cui 9 donne e 4 minori sono approdati intorno alle 5.30 al molo Favaloro a bordo di una motovedetta della Capitaneria di porto. L’imbarcazione su cui viaggiavano, un barchino in legno di 5 metri circa sequestrato, è stata intercettata a mezzo miglio dalle coste dell’isola.
Dopo un primo triage sanitario sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove, dopo il trasferimento ieri di un’ottantina di migranti, si trovano 78 ospiti.