È stata anche un’occasione per parlare della situazione politica in Sicilia, a partire dal rapporto federativo tra Lega e autonomisti e sulle priorità per l’Isola
Riunione di lavoro oggi a Roma tra il leader della Lega Matteo Salvini, il segretario regionale del partito Nino Minardo, il vice presidente dell’ARS Roberto di Mauro e l’ex Presidente della regione Raffaele Lombardo.
Il meeting
“Tra le altre cose – fanno sapere fonti Lega – Salvini si è congratulato con Lombardo per la recente assoluzione. È stata anche un’occasione per parlare della situazione politica in Sicilia, a partire dal rapporto federativo tra Lega e autonomisti e sulle priorità per l’Isola. La volontà è quella di lavorare all’unità della coalizione in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali”.
L’assoluzione
Lombardo giusto ieri è stato assolto dall’accusa di detenzione illegale di armi da fuoco. La decisione è della quarta sezione penale del Tribunale di Catania.
Il caso e la prescrizione
Il collegio ha disposto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per la detenzione di otto cartucce.
I giudici hanno disposto anche la confisca e la distruzione delle armi e delle munizioni. La Procura aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi di reclusione.
Nove fucili non denunciati e le indagini
Al centro del processo le indagini, avviate nell’aprile del 2014, la detenzione di nove fucili da collezione acquistati da Lombardo alla casa d’aste viennese Dorotheum di cui non era stata denunciata la detenzione. Inizialmente la contestazione riguardava sedici armi.
I difensori di Lombardo, gli avvocati Mario Brancato e Giuseppe Grasso, hanno sostenuto la tesi che della loro gestione amministrativa si erano occupate altre volte la segreteria e la scorta dell’allora governatore e che per il lotto in questione l’omessa denuncia era dovuta soltanto a un disguido di carattere organizzativo.
“Il Tribunale ha accolto la nostra testi – commenta l’avvocato Brancato – ma a conclusione di un processo durato otto anni. Per quanto ci riguarda presenteremo ricorso contro la parte della sentenza che dispone la confisca e la distruzione delle armi”.