Guerra Ucraina, Russia colpisce torre tv a Kiev, domani nuovo negoziato - QdS

Guerra Ucraina, Russia colpisce torre tv a Kiev, domani nuovo negoziato

Guerra Ucraina, Russia colpisce torre tv a Kiev, domani nuovo negoziato

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martedì 01 Marzo 2022

Il presidente Zelensky chiede a gran voce che l'Ue consenta l'ingresso dell'Ucraina e che la Cina medi per un cessate il fuoco immediato.

Il secondo round di colloqui russo-ucraini si terrà domani, secondo quanto riferisce la Tass che cita i media ucraini. Ma sul campo si combatte ancora, mentre il presidente Zelensky esorta l’Ue ad appoggiare il suo Paese consentendogli l’ingresso immediato. E anche la Cina, affinché medi per cessare il fuoco.

La Torre della Tv di Kiev distrutta dai russi

Le forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev. I canali televisivi del Paese hanno smesso di trasmettere pochi minuti fa. Lo rende noto su Twitter il media locale The Kyiv Independent.

 “Secondo l’intelligence le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell’Unesco”, riferisce l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede.

Inoltre immagini satellitari hanno mostrato una lunga colonna di mezzi militari russi – blindati, tank, pezzi di artiglieria e veicoli logistici – 60 km, verso la capitale ucraina, mentre Kharkiv è stata colpita da un nuovo violento attacco.

Poco tempo prima il ministero della difesa russo aveva preannunciato attacchi ‘mirati’ contro obiettivi nella capitale ucraina. In una dichiarazione rilasciata oggi pomeriggio, funzionari russi avevano affermato che le loro forze si stessero preparando a lanciare “attacchi di alta precisione” contro “centri tecnologici del servizio di sicurezza ucraino e il 72° centro di PsyOps (guerra psicologica) a Kiev”.

“Esortiamo i cittadini ucraini che vengono utilizzati dai nazionalisti per compiere provocazioni contro la Russia, così come i residenti di Kiev che risiedono vicino alle stazioni di collegamento a lasciare la loro casa”, hanno aggiunto nella dichiarazione. Funzionari hanno affermato che gli attacchi vengono effettuati per “prevenire attacchi di informazioni contro la Russia”.

Il negoziato di domani

La delegazione ucraina determinerà la sua posizione e si preparerà per un altro incontro con la delegazione russa, se necessario, ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che ha precisato che l’Ucraina “crede” nella diplomazia ed è disposta a prendere parte a un nuovo round di colloqui a patto che dalla Russia non vengano ultimatum. Secondo fonti russe un nuovo round di incontri negoziali sarebbe fissato per domani.

“Stiamo analizzando quanto accaduto ieri e le posizioni dichiarate, e il presidente è stato completamente informato sulla conversazione di ieri, fino al più piccolo dettaglio. Decideremo la nostra posizione e, se necessario, ci prepareremo per il prossimo incontro. Pensiamo che l’incontro dovrebbe esserci perché l’Ucraina crede nella democrazia e siamo pronti per una soluzione diplomatica del conflitto”, ha detto Kuleba in una conferenza stampa virtuale martedì.

Ma non c’è modo che la delegazione ucraina venga ai colloqui se la Russia ha intenzione di darle un ultimatum, ha detto Kuleba: “I colloqui sono colloqui, parleremo e cercheremo soluzioni. Ma non rispetteremo eventuali ultimatum russi”.

L’appello dell’Ucraina alla Cina

L’Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e “aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco”. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba alla controparte cinese Wang Yi nel corso della loro telefonata, nel resoconto dato da Pecino. Kuleba ha introdotto la situazione del primo round dei negoziati ucraino-russi, affermando che “porre fine alla guerra è la massima priorità della parte ucraina” che è “aperta a negoziare una soluzione” con “positività e sincerità”. Malgrado gli intoppi, la parte ucraina “rimane calma ed è disposta a continuare i negoziati”.

Le condizioni di Putin e le richieste di Zelensky all’Ue

Il presidente russo Putin ha dettato ieri le sue condizioni per far tacere le armi: neutralità di Kiev, stop alle armi dall’ Occidente mentre l’adesione Nato resta “la linea rossa”, e il riconoscimento internazionale come territorio russo della Crimea, annessa nel 2014. 

L’Ucraina vuole entrare nell’Unione europea e ha presentato richiesta di adesione facendo appello ad una procedura speciale. “Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo”, ha detto il presidente ucraino parlando, in videocollegamento, alla plenaria straordinaria del Parlamento Ue, chiedendo agli europei di “provare che siete con l’Ucraina”.

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