“Professoressa, secondo lei scoppierà la Terza Guerra Mondiale?”
“Professoressa, secondo lei scoppierà la Terza Guerra Mondiale?”
Quanti di noi insegnanti hanno ricevuto questa domanda dagli alunni negli ultimi cinque giorni? Vi dico la verità, una mia alunna di primo anno delle superiori, già più di un mese fa, si è avvicinata durante la ricreazione e mi ha chiesto: “Professoressa, secondo lei Putin potrebbe provocare la Terza Guerra mondiale?”. Ed io le ho risposto: “Sai cara, oggi il dialogo tra i diversi Paesi del mondo, che insieme hanno da affrontare e risolvere problemi comuni, è molto avanzato, non credo potrà scoppiare una Terza Guerra mondiale. Però c’è da non sottovalutare quello che potrebbe succedere da un Paese governato da un ‘malato di onnipotenza’, come Putin”.
Non potevo crederci lo scorso giovedì 24 febbraio, quando la radio sveglia mi ha informato dell’attacco della Russia all’Ucraina. Nello stesso notiziario, l’informazione che a breve, con la fine dello stato di emergenza, ci sarà la liberazione dalle mascherine anche in classe. E così, dopo le immagini angoscianti dei malati negli ospedali, entrano nelle nostre case le video-cronache cruenti di guerra, dei carri armati a Kiev che travolgono le auto dei civili, e i nostri ragazzi ci chiedono cosa succederà.
Intanto mai nessuno, a partire da Putin avrebbe immaginato la coraggiosa resistenza del popolo Ucraino guidato dal suo presidente Volodymyr Zelensky. C’è una grande evidente differenza poi rispetto alle guerre del Novecento, Putin è rimasto solo, piuttosto l’Occidente ha fatto blocco compatto.
L’Unione europea per la prima volta ha messo in campo una politica di difesa comune e Zelensky ha chiesto l’adesione immediata all’Ue. Per non dire della stessa popolazione russa, che protesta coraggiosamente sin dall’inizio dell’attacco all’Ucraina, nonostante i circa 5.000 arresti. I popoli del mondo, che hanno sofferto insieme la pandemia, si stringono adesso intorno alla richiesta di Pace.
Twitter: @LRussoQdS