Caos rifiuti, Siracusa resta senza Centri comunali di raccolta - QdS

Caos rifiuti, Siracusa resta senza Centri comunali di raccolta

Caos rifiuti, Siracusa resta senza Centri comunali di raccolta

sabato 02 Aprile 2022

Dopo la chiusura del Ccr di contrada Arenaura, stessa sorte per quello di Targia. Per provare ad arginare i disservizi, l’Amministrazione comunale ha attivato due nuovi centri di raccolta mobile

SIRACUSA – La città di Siracusa è rimasta senza Centri comunali di raccolta (Ccr) dei rifiuti urbani. Infatti dopo la chiusura del Ccr di contrada Arenaura, è stato chiuso, fino a data da destinarsi, anche quello di Targia.

La chiusura sarebbe dovuta al mancato rinnovo alla società che si occupa del servizio da parte degli uffici comunali, entro i tempi previsti, dell’Autorizzazione unica ambientale (Aua). Pertanto rimangono attivi solamente i Ccr mobili che, però, potrebbero non essere sufficienti. A causa di questa situazione, che crea problemi ai cittadini Siracusani, vi sono state critiche all’Amministrazione comunale da parte di diversi esponenti politici aretusei e da Legambiente Siracusa.

Legambiente Siracusa: “Città privata di un servizio importante”

L’associazione ambientalista, attraverso una nota, fa sapere che: “Non ci interessano i prevedibili rimpalli di responsabilità tra i diversi enti coinvolti (Comune, Arpa, Libero Consorzio, Gestore) sulle ragioni per cui si è arrivati a questa improvvisa chiusura della struttura. Quello che conta è che la Città viene privata di uno dei servizi più importanti per la fase della raccolta dei rifiuti previsti nel Capitolato Speciale d’Appalto”.

“Quello che conta – prosegue la nota – è che la Città viene privata di uno dei servizi più importanti per la fase della raccolta dei rifiuti prevista nel Capitolato Speciale d’appalto. A parte i disagi che subiranno i cittadini che vedranno ridursi drasticamente la possibilità di conferire i rifiuti raccolti in modo differenziato beneficiando degli sconti sulla Tari previsti dal regolamento comunale, va ricordato che i Ccr sono gli unici luoghi in cui è possibile conferire alcune tipologie di rifiuti tra i quali sfalci e ramaglie, rifiuti urbani pericolosi, oli esausti e rifiuti elettronici”.

“Il Comune e il Gestore del servizio – conclude Legambiente Siracusa – si adoperino immediatamente per trovare al più presto soluzioni alternative che consentano di sopperire alla chiusura dei centri per evitare che col sopraggiungere della stagione estiva la situazione si aggravi ulteriormente”.

Attivati due nuovi centri di raccolta mobili

Per ovviare al problema l’Amministrazione comunale, in aggiunta ai Ccr mobili già utilizzati, ha attivato, sempre da ieri, due nuovi centri di raccolta mobili. La soluzione trovata è stata condivisa dall’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri, e perfezionata nel corso di un incontro con il sindaco, Francesco Italia, il quale, intanto, ha chiesto al segretario generale, Danila Costa, di avviare un accertamento interno per verificare le ragioni dell’accaduto e le eventuali responsabilità. Un Ccr mobile stazionerà tutti i giorni in prossimità del sito di Targia e consentirà la pesatura (dietro presentazione della tessera sanitaria) e la raccolta di carta, cartone, plastica, vetro, ingombranti e piccoli e piccolissimi elettrodomestici.

Gli orari sono: da martedì a sabato, 8-20; lunedì, 14-20; domenica 8-14. Il secondo Ccr mobile, con le stesse caratteristiche, stazionerà in Ortigia, nella zona del parcheggio Talete, dalle 15,30 alle 21,30 tutti i giorni tranne la domenica. Qui potranno conferire anche i titolari di utenze non domestiche.

“Stiamo tentando in ogni modo – ha detto l’assessore Buccheri – di dare continuità a un servizio che contribuisce in misura considerevole all’incremento della raccolta differenziata in città. Sempre più siracusani ricorrono ai centri comunali di raccolta fissi e mobili ed è importante metterli in condizione di non interrompere questa buona pratica. Allo stesso tempo, siamo impegnati affinché il rilascio della nuova Aua avvenga nei tempi più veloci possibili”.

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