A due mesi dalle elezioni a Palermo il centrodestra è in stallo. Quattro candidati a sindaco e il quinto in attesa. I partiti cercano una sintesi di proposta e di programma
Centrodestra ancora in acque agitate in vista delle amministrative di Palermo. A due mesi dalle elezioni sono quattro i candidati a sindaco in corsa che vedono in campo Lega, Udc, Fratelli d’Italia e autonomisti, mentre il quinto, di Forza Italia, è in attesa dell’investitura ufficiale azzurra.
A Roma si sceglie il candidato?
In questo affollamento di competitor, a Roma nelle prossime ore i leader dei partiti cercano una sintesi di proposta e di programma per presentare agli elettori un candidato unico su cui puntare dopo Orlando. Al centro della discussione politica c’è la visione d’insieme su diversi appuntamenti elettorali: le amministrative di Palermo e di Messina accanto alle elezioni siciliane d’autunno, che dovrebbero far convergere i partiti sulla scelta dei candidati a sindaco e a presidente regionale. Su questo progetto però non è stato trovato l’accordo. E l’appuntamento elettorale sarà anche una prova generale della coalizione, visto che in Sicilia il 12 giugno si vota in 120 comuni.
I nodi da sciogliere
Fratelli d’Italia, infatti, a Palermo punta su Carolina Varchi con l’appoggio di Diventerà Bellissima, movimento del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. E lo stesso presidente è sponsorizzato dalla leader Giorgia Meloni anche per il secondo mandato, nonostante il freno di Forza Italia e Lega. L’accordo con i meloniani, con l’eventuale passo indietro della Varchi o con la rinuncia a Musumeci, per liberare qualche pezzo del puzzle elezioni, dovrebbe essere la base da cui partire per andare compatti alle urne.
Nel centrodestra quattro candidati in campo e il quinto in attesa
Intanto dalle stanze della politica emerge il passo avanti tentato da Silvio Berlusconi, che avrebbe suggerito ai suoi di occuparsi del capoluogo siciliano e di puntare successivamente al capitolo regionale. A Palermo, in attesa degli incontri risolutivi romani, restano in campo Carolina Varchi (Fdi), Francesco Scoma per la Lega, l’autonomista Totò Lentini, l’ex rettore Roberto Lagalla, che ha affisso i manifesti senza simboli di partito. E’ in attesa l’ex presidente dell’Ars, Francesco Cascio, sponsorizzato dal coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, ma non c’è ancora il via ufficiale alla competizione.