Catania, scoperti 389 "furbetti" del reddito a Librino: anche condannati per mafia - QdS

Catania, scoperti 389 “furbetti” del reddito a Librino: anche condannati per mafia

Catania, scoperti 389 “furbetti” del reddito a Librino: anche condannati per mafia

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venerdì 29 Aprile 2022

Tra i finti percettori del sussidio statale anche alcuni soggetti condannati per mafia. Identificate dai Carabinieri, residenze fittizie come negozi, cavalcavia e aree di campagna

Sarebbero tutti, o quasi, del popoloso rione di Librino, a Catania, gli oltre trecento “furbetti del reddito di cittadinanza” scoperti e denunciati dai Carabinieri del comando provinciale etneo, con la collaborazione dell’Inps. Delle 389 persone percettori del Reddito di cittadinanza, 191 sono risultati con precedenti penali, alcune anche per reati di mafia.

Dal 2020 intascavano i soldi del reddito di cittadinanza

Gli indagati sono accusati di aver ottenuto indebitamente dal 2020 il sussidio con dichiarazioni false e omissive. Tra le irregolarità maggiormente riscontrate dai militari dell’Arma l’avere dichiarato falsamente di essere l’unico componente del nucleo familiare, in modo da potere percepire il reddito nonostante la convivenza con un familiare lavoratore oppure consentire ad altri componenti della famiglia di avanzare richiesta all’Inps per lo stesso sussidio statale.

Residenze “fittizie” dei finti beneficiare: negozi, cavalcavia e aree di campagna

Tra i destinatari del reddito sono state identificate anche persone che avevano indicato residenze “fittizie” (numerosi cittadini stranieri avevano indicato la stessa abitazione senza averci mai soggiornato) oppure indirizzi corrispondenti ad esercizi commerciali, cavalcavia e aree di campagna.

L’importo complessivo riscosso indebitamente è di circa tre milioni di euro

I denunciati sono stati segnalati all’Inps per l’immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, e l’avvio delle necessarie procedure di restituzione di quanto illecitamente percepito.

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