Sanità, anche Fava si schiera con l'ospedale di Lipari

Sanità, anche Fava si schiera con l’ospedale di Lipari

Sanità, anche Fava si schiera con l’ospedale di Lipari

Giuseppe Bonaccorsi  |
venerdì 27 Maggio 2022

Il presidente antimafia ha presentato una interrogazione scritta all'assessore Razza per conoscere cosa intende fare la Regione per colmare le vistose lacune di personale

Anche il presidente regionale dell’Antimafia, Claudio Fava, si schiera a fianco degli abitanti di Lipari che da tempo protestano contro l’assessorato regionale alla Salute e l’Asp di Messina per la cronica carenza di medici ospedalieri che sta mettendo a dura prova l’assistenza sanitaria nell’arcipelago. Fava, che è già in campagna elettorale per le regionali e che a breve parteciperà alle primarie della Sinistra per un candidato unitario, ha appena depositato all’Ars una interrogazione parlamentare indirizzata all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza per chiedere conto e ragione sullo stato del presidio ospedaliero dell’arcipelago.

“Rendere pieno il diritto alla salute”

Il parlamentare, nella interrogazione scrive che “l’ospedale di Lipari, per la realtà in cui opera, è presidio insostituibile per garantire il diritto costituzionale alle cure e all’assistenza sanitaria. Oltre a servire l’intera comunità delle Eolie, per circa 20 mila cittadini, è un presidio interessato potenzialmente ad uno stress maggiore a causa dei flussi turistici nelle isole che raggiungono le oltre 100 mila presenze….” E aggiunge: “La situazione di carenza del personale dei servizi erogati ha richiesto un massivo uso del trasporto tramite elicottero…”.

Ripristinare la figura di ortopedico

Quindi Fava, facendo riferimento alle carenze di personale medico, infermieristico e ausiliare, interroga l’assessore ” per sapere quali iniziative sta prendendo l’assessorato per rendere il pieno diritto alla salute alle comunità delle Eolie…” e inoltre per sapere “Quali notizie abbia questo assessorato in merito all’operatività piena, cioè con relativo personale della camera iperbarica e della totalità dei reparti e dei servizi della Po presenti nella struttura”, Fava chiede anche di conoscere “quale sia l’ammontare delle ore di volo degli elicotteri 118 impiegati in servizio da Lipari sulla terraferma e se si intenda ripristinare in pianta organica presso la struttura la figura di un medico ortopedico, attualmente mancante”. L’ospedale eoliano ha una carenza di personale ormai troppo evidente e pericoloso. Oltre alle assenze menzionate dal parlamentare il caso della Cardiologia mette a dura prova il diritto all’assistenza, visto che il servizio è garantito soltanto al mattino 8-24 da un solo medico in ambulatorio e poi nei pomeriggio, a giorni alterni, da alcuni cardiologici che hanno aderito a una convenzione tra l’Asp e il Papardo di Messina, ma che operano soltanto per 18 ore settimanali. Di notte il servizio è sguarnito. Poco tempo fa si era tentata la soluzione attraverso l’assunzione di un cardiologo appena pensionato, disponibile a trasferirsi a Lipari, che, però, al momento di firmare il contratto si è reso conto che, per la legge Madia, avrebbe dovuto o rinunciare alla pensione o lavorare gratis col solo rimborso delle spese.

“Oggi ci faremo sentire a Palermo”

I cittadini del comitato “L’ospedale di Lipari non si tocca” hanno ringraziato l’intervento del presidente Antimafia. “Riteniamo l’interrogazione di Fava un altro importante passo avanti che dimostra che la comunità eoliana non è sola. Con questa notizia oggi, 27 maggio, parteciperemo ancora più motivati e grintosi all’importante manifestazione della Rete dei comitati per la salute pubblica delle aree periferiche e svantaggiate che si terrà a Palermo, sotto l’assessorato alla Salute”.

Giuseppe Bonaccorsi

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