“Da oltre 10 anni si attendono le gare per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico extraurbano alle ditte private, e intanto si è proceduto con rinnovi provvisori e proroghe ad oltranza, alimentando un business assai lucroso che pesa per 168 milioni di euro l’anno nelle casse della Regione Siciliana.
Già due anni fa la Corte Costituzionale aveva richiamato il governo regionale, dichiarando inefficaci – con sentenza n.17/2021 – le proroghe dei contatti ai gestori privati del pubblico servizio, ma Musumeci non solo se n’è bellamente infischiato, ma si è fatto bacchettare anche dalla Corte dei Conti di Palermo, che ha appena bocciato l’ennesima proroga dei contratti rinnovati appena un paio di settimane fa” così in una dura nota l’Europarlamentare Dino Giarrusso, segretario federale di Sud chiama Nord in merito alla recente sentenza da parte dei giudici della Corte dei Conti del capoluogo siciliano.
“Questo sistema avvantaggia gli amici degli amici e danneggia tutti gli altri, i cittadini siciliani in primis, ma anche le imprese che intendono operare in un mercato regolamentato ed i lavoratori del comparto trasporti, le cui organizzazioni sindacali lamentano da anni la mancata applicazione del contratto nazionale del lavoro per i propri iscritti.
Tutto questo non è più accettabile, è inconcepibile che il governo Musumeci perseveri su questa condotta poco trasparente nonostante la doppia bocciatura dei giudici, utilizzando espedienti e cavilli per avvantaggiare indisturbato le stesse aziende private di sempre e mettendo a repentaglio la sicurezza di lavoratori e viaggiatori. Che questo avvenga in piena campagna elettorale è grave e rischioso per la democrazia nell’isola.
È mia ferma intenzione mettere nell’agenda politica della mia formazione politica, che in Sicilia corre con il ticket De Luca – Giarrusso, il tema della regolarizzazione dei contratti di servizio, con l’immediata predisposizione delle gare pubbliche previste per legge, che consentano alla Regione Siciliana, alle imprese private serie e coscienziose ed alle organizzazioni di categoria di operare nel recinto della legittimità” conclude Giarrusso.