Palermo, Ponte Corleone, convenzione per lo sblocco dei lavori - QdS

Palermo, Ponte Corleone, convenzione per lo sblocco dei lavori

Palermo, Ponte Corleone, convenzione per lo sblocco dei lavori

venerdì 05 Agosto 2022

Per dare una sterzata ai progetti di raddoppio, manutenzione e di realizzazione dello svincolo di via Perpignano, la Giunta Lagalla ha stipulato un accordo con il commissario straordinario Castiglioni

PALERMO – La Giunta Lagalla prova a dare una sterzata ai progetti di raddoppio e manutenzione del Ponte Corleone e di realizzazione dello svincolo di via Perpignano approvando una convenzione con il commissario straordinario Matteo Castiglioni, nominato dal governo Draghi esattamente un anno fa.

Si tratta di due tra i principali nodi del traffico sulla Circonvallazione nonché di autentici esempi di burocrazia pachidermica e di inerzia amministrativa tra appalti cancellati, fondi spariti e iter al rallentatore. Difficile riassumere in poche righe le traversie degli ultimi decenni.

L’ultimo tentativo risale al Patto per Palermo del 2016

L’ultimo tentativo risale al Patto per Palermo del 2016, che assegnava al capoluogo la bellezza di 332 milioni di euro. Di questi, 10 milioni del Fondo sviluppo e coesione 2014/20 erano destinati, per l’appunto, allo svincolo Perpignano e al progetto stralcio per le bretelle laterali sul fiume Oreto.

A luglio 2020, però, arriva la doccia gelata del Mit: i soldi non ci sono più: “La realizzazione dei lavori – si legge nella delibera di Giunta – avrebbe dovuto essere finanziata con risorse a valere su Fondi ex Agensud, di cui non vi è più alcuna disponibilità, giusta nota del 20/07/2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Nel frattempo le carte si accumulano, anche perché nel 2019 l’Agenzia per la Coesione Territoriale chiede alle amministrazioni locali “una riclassificazione degli investimenti finanziati con le risorse nazionali destinate alle politiche di coesione dei cicli di programmazione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020” con lo scopo di “sottoporre all’approvazione del Cipe, su proposta del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, un unico Piano operativo per ogni amministrazione denominato “Piano sviluppo e coesione”, con modalità unitarie di gestione e monitoraggio”. Insomma, si riparte quasi da zero, pur restando “invariate le dotazioni finanziarie degli strumenti di programmazione oggetto di riclassificazione, gli interventi individuati e il relativo finanziamento”.

I 10 milioni (nuovamente, ma parzialmente, disponibili) vengono rimodulati: 2,2 milioni per lo svincolo Perpignano, 830mila euro per il raddoppio del Ponte Corleone e 6,97 milioni per la sua manutenzione, decisamente più urgente. A dicembre 2021 arriva il via libera del Cipe: gli interventi residui del Patto per Palermo, incluse le opere per la Circonvallazione, confluiscono nel Piano Sviluppo e Coesione della Città metropolitana, per un valore complessivo di 335 milioni a valere sul Fsc. Il Patto per Palermo di renziana memoria esce definitivamente di scena.

Nel frattempo subentra il commissario Castiglioni, in un primo momento nominato appositamente per il Ponte Corleone, che nell’ultimo anno della sindacatura Orlando ha fatto letteralmente impazzire gli automobilisti di mezza provincia (considerando che si tratta di uno dei pochi punti di ingresso in città dalle autostrade A19 e A20). A regolare i rapporti tra la struttura commissariale e il Comune ci penserà, per l’appunto, la convenzione siglata in questi giorni. Castiglioni prenderà in mano tutte le carte e si occuperà dei progetti, delle autorizzazioni, degli eventuali espropri e dei lavori, fungerà da stazione appaltante e nominerà il Rup e la commissione di collaudo.

Dal canto suo, il Comune erogherà i fondi disponibili, consegnerà al commissario tutta la documentazione tecnica in suo possesso, gestirà i provvedimenti sul traffico e prenderà in carico le opere una volta completate. La delibera rivela, inoltre, lo stato dell’arte dei tre progetti: le attività di progettazione per il raddoppio del Ponte Corleone “sono in corso e fino ad oggi in capo al Comune di Palermo, saranno completate dal commissario straordinario sino alla fase esecutiva”.

La progettazione è stata aggiudicata alla Rtp Technital quale mandataria e a Rgm Srl e Rpa Srl quali mandanti per un importo di poco superiore a 591mila euro. Per il “risanamento della struttura in cemento armato e interventi da realizzare sul Ponte Corleone” le attività di progettazione “sono in capo al commissario con copertura finanziaria dei relativi costi a valere sui fondi disponibili di cui al decreto del Ministero dell’Interno del 07/12/2020 per complessivi 1,45 milioni”.

Per lo svincolo Perpignano le attività di progettazione “sono da avviare e ad oggi in capo al Comune, che ha avviato la gara per le attività di progettazione sin dall’inizio del 2019 ma il procedimento non ha avuto seguito: ogni decisione al riguardo è rimessa al commissario”. Quanto alla concreta esecuzione delle opere, i fondi attualmente a disposizione di Palazzo delle Aquile consentono di avviare soltanto i lavori di manutenzione del Corleone (6,97 milioni, sufficienti per un primo stralcio).

A proposito di opere pubbliche, da segnalare che Rfi ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue il bando di gara per il completamento della tratta A del passante ferroviario, dalla fermata Palazzo Reale-Orleans alla stazione Notarbartolo, per un valore complessivo di oltre 17 milioni. “In particolare – fa sapere Rfi -, saranno realizzati gli impianti tecnologici del nuovo tratto di linea, nonché il completamento delle opere civili e degli impianti della fermata Lolli (già attiva, dal 2016, sul singolo binario) e la nuova fermata Papireto.

Al completamento di questi interventi, l’intero passante, da Palermo Centrale fino all’Aeroporto di Punta Raisi, sarà a doppio binario ed elettrificato; la tratta B (Notarbartolo-La Malfa), infatti, sarà completata entro fine anno, mentre la tratta C (La Malfa-Carini) è stata attivata nel 2018”.

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