Bonus 200 euro, le novità: a chi spetta, quando arriva, dipendenti, autonomi, partite Iva - QdS

Bonus 200 euro, le novità: a chi spetta, quando arriva, dipendenti, autonomi, partite Iva

Bonus 200 euro, le novità: a chi spetta, quando arriva, dipendenti, autonomi, partite Iva

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mercoledì 10 Agosto 2022

Novità bonus 200 euro, a chi spetta? Ai pensionati e alle partite iva? Ai dipendenti e agli autonomi? E ai disoccupati?

Novità bonus 200 euro, a chi spetta? Ai pensionati e alle partite iva? Ai dipendenti e agli autonomi? E ai disoccupati?

Bonus 200 euro, a chi spetta

Per tre milioni di autonomi è in arrivo il bonus una tantum da 200 euro. Il ministro del lavoro Andrea Orlando ha infatti firmato il decreto attuativo che disciplina i criteri di utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto per i lavoratori autonomi, che il decreto aiuti bis ha appena rifinanziato portando la dote complessiva a 600 milioni.

Bonus 200 euro, pensionati e partite Iva

Una misura «importante», evidenzia Orlando «di protezione sociale per sostenere il potere d’acquisto di fronte a crisi energetica e caro prezzi in corso». Il bonus, introdotto dal decreto aiuti di luglio, è destinato ai lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps, nonché i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza che, nel 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

Bonus 200 euro, dipendenti e autonomi

Si tratta complessivamente di tre milioni di persone, di cui – si evince dalla relazione tecnica al dl – 973mila commercianti, 859mila artigiani, 477mila iscritti alle casse professionali, 430mila coltivatori diretti, mezzadri e coloni e 261mila professionisti esclusivi.

Bonus 200 euro, come ottenerlo e quando arriva

Per ottenere il beneficio, che non è cumulabile con l’analogo bonus già corrisposto a dipendenti e pensionati, sarà necessario presentare domanda al proprio ente di previdenza secondo le modalità e gli schemi previsti dai singoli enti. L’indennità verrà corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente
e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica.

Per erogare l’indennità ai tre milioni di autonomi l’onere finanziario stimato è di 600 milioni, di cui 95,6 milioni per le Casse di previdenza. Di qui la necessità di incrementare il Fondo che finanzia il riconoscimento dell’indennità e per il quale il decreto aiuti di luglio aveva previsto una dotazione
finanziaria di 500 milioni: con il decreto aiuti bis appena varato dal governo il fondo è stata infatti rifinanziato con ulteriori 100 milioni.

Sempre il decreto aiuti bis ha inoltre esteso la platea dei beneficiari del bonus 200 euro, che a
luglio è già stato corrisposto a oltre 30milioni di italiani: l’indennità arriverà con le buste paga di ottobre a chi non l’ha ricevuta a luglio (circa 40mila soggetti), ma anche a pensionati (con decorrenza il primo luglio, circa 50mila persone), dottorandi e assegnisti (circa 56mila lavoratori) e collaboratori sportivi (circa 148mila soggetti).

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